ROMA- Marco Dinapoli resta alla guida della Procura di Brindisi. Nessun trasferimento dopo il caso Vantaggiato. La sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura non ha accolto la richiesta del procuratore generale della Cassazione di trasferire in via cautelare ad altra sede e ad altre funzioni il procuratore della Repubblica del tribunale di Brindisi. Dinapoli era stato indagato dal procuratore della Dda di Lecce Cataldo Motta, il procedimento che è stato trasferito alla procura di Potenza competente sul distretto, è stato archiviato. L’indagine scattata per una telefonata fatta dal procuratore al difensore di Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore di Copertino reo-confesso della bomba alla Scuola Morvillo Falcone di Brindisi, dove morì la studentessa Melissa Bassi e rimasero feriti altri 9 ragazzi. Secondo l’accusa in quella telefonata Dinapoli avrebbe chiesto al legale di incontrarlo per fornirgli dei suggerimenti per la linea difensiva da adottare in materia di aggravante terroristica, contestata dalla Dda di Lecce. L’aggravante di terrorismo è stata infatti determinante nello stabilire la competenza sul caso a favore di Lecce e non di Brindisi. Insomma “diatribe” tra procure. Nonostante l’archiviazione del fascicolo, a carico del procuratore di Brindisi era stato avviato un procedimento disciplinare. Il Consiglio superiore della magistratura oggi ha depositato l’ordinanza con la quale si rigetta il trasferimento di Dinapoli. Il Procuratore nei giorni scorsi è stato ascoltato in merito al suo comportamento, e le motivazioni apportate hanno convinto i componenti del Csm sulla corretta nello svolgimento del suo ruolo.
Brindisioggi
Commenta per primo