A Brindisi una Scuola Internazionale

ROMA-Prendere ad esempio la scuola europea di Parma. Questo il risultato dell’incontro tenutosi giovedì 13 dicembre scorso, presso il Miur, a Roma, per discutere della realizzazione a Brindisi di una scuola internazionale al quale ha partecipato la vice sindaco Paola Baldassarre che già aveva preso a cuore l’iniziativa prestigiosa da assessore alla cultura della Provincia.La scuola internazionale nascerebbe per i figli dei dipendenti della Base Onu, ma grazie ad essa sarà anche possibile incentivare investimenti da parte di aziende estere sul territorio.Dunque, il responso dell’incontro capitolino è stata la decisione condivisa dalle parti di invitare le scuole o i comprensivi della città di Brindisi a porre in essere un progetto ‘curvato’ sull’esempio della scuola europea di Parma. All’incontro erano presenti lo stesso vice sindaco Baldassarre, la responsabile Relazioni Esterne della Base Onu di Brindisi Maria D’Aprile, il Capo Servizi Amministrativi del Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite John Rodopoulos, il direttore generale Affari Esteri Gessica Laganà, il vice capo di gabinetto del Miur Sabrina Bono, il capo Dipartimento Programmazione e Gestione Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali Giovanni Biondi, il direttore Generale per gli Ordinamenti del Sistema Nazionale di Istruzione e per l’Autonomia Scolastica Carmela Palumbo, il Direttore generale per gli Affari Internazionali Marcello Limina, l’ispettore Donato Marzano dell’Ufficio Scolastico regionale Puglia.

“Secondo quelle che sono le direttive del capo dipartimento per l’Istruzione del Miur, Lucrezia Stellacci – ha detto il vice sindaco Paola Baldassarre – si tratterà di una sperimentazione di Scuola Internazionale all’interno delle scuole della città di Brindisi, relativamente al primo ciclo di istruzione e, quindi, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado o scuola media. Una sperimentazione che ricalcherà il modello europeo. L’obiettivo è quello di consentire la spendibilità del titolo di studio fornendo un servizio a una platea scolastica internazionale che, come il sindaco Consales ha più volte ribadito, abbracci non solo la Base Onu ma possa garantire l’istruzione anche ai figli dei dipendenti di aziende già presenti o che intendono investire sul nostro territorio. Per realizzare tale progetto – conclude la Baldassarre – si costituirà una apposita Commissione Ministeriale che vaglierà i sette progetti già pervenuti presso la sede del Miur. Successivamente, si renderà necessaria la adozione di una legge speciale che provveda al reperimento delle relative risorse finanziarie”.

Carmen Vesco

 

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