BRINDISI – La Biblioteca provinciale di Brindisi rischia la chiusura, 16 dipendenti potrebbero perdere il posto di lavoro senza considerare il disservizio all’utenza. La vicenda, di fatto, non ha ancora contorni ben definiti. Ma l’allarme è tanto soprattutto tra i dipendenti, per loro parla Evy Galiano, responsabile CGIL aziendale non ché una dei 16 dipendenti che rischiano il posto.
“La Legge Delrio,che prevede il riordino delle province, ha assegnato agli Enti solo alcune competenze: tra queste, non è presente la cultura. – dichiara Evy Galiano -Il problema è, però, che nessun tipo di disposizione è stato dato per capire su chi se ne dovrà occupare. La Legge ha assegnato delle competenze base, di primaria importanza, alle Province, mentre le altre vengono demandate alla Regione, che non ha ancora approvato un disegno di legge per capire a quale organo vanno assegnate quali competenze.”
La cultura, non essendo stata ritenuta fondamentale, né rientrando nelle deleghe affidate all’Ente provinciale, rimane in un limbo, creando una situazione di stallo, poiché la legge di stabilità detta norme di tagli finanziari sulle province.
“Tra i tagli da adottare, c’è quello della riduzione della dotazione organica del 50%. Si intima, quindi, alle Province, di ridisegnare l’assetto organico in modo che sia funzionale alle priorità prescelte per l’Ente. – dice la Galiano – In questo scenario, in tutta Italia, sono a rischio di chiusura 16 biblioteche e 99 musei e l’Osservatorio regionale, pur riunendosi, ancora non ha dato risposte in questo senso. Ciò che più fa male è che la scure dei tagli si abbatte sui servizi reali destinati ai cittadini che hanno meno capacità di spesa: chi non ha possibilità di acquistare libri e giornali, usufruisce del prestito gratuito dei volumi e della lettura dei quotidiani nelle nostre sale, chi frequenta la scuola pubblica qui trova maggiori informazioni, chi non ha connessione internet qui naviga con serenità e senza pericoli.”
“Pur volendo mantenere questi servizi, le Province rischierebbero di disperdere fondi importanti da destinare esclusivamente, per esempio, alla manutenzione degli edifici scolastici. – prosegue la Galiano – La biblioteca pubblica garantisce servizi a tutti i livelli, pari opportunità, ma non solo. I tagli impattano anche sui servizi sociali. Pochi sanno che è la Provincia ad erogare l’integrazione scolastica per i minorati sensoriali, a provvedere al trasporto degli studenti, spese che alla lunga hanno un forte impatto per le famiglie. Se i servizi vengono negati a chi più ne ha bisogno, si crea una vera e propria forbice sociale.”
Il percorso verso un chiarimento è condiviso con Maurizio Bruno, presidente della Provincia Brindisina. “Il presidente Bruno ha dimostrato empatia con questo problema: posso dire che stiamo lavorando insieme per salvare i servizi e i livelli occupazionali. – conclude la Galiano -Il presidente è cosciente che quelli che verranno tagliati saranno i servizi utili alla cittadinanza, mentre per noi dipendenti si provvederà ad una ricollocazione, ancora non si sa dove. Per questa pazienza, e non solo, va fatto un plauso a tutti i dipendenti della Provincia perché sono ormai mesi che si continuano ad erogare servizi senza neanche rivendicare una parte di salario accessorio che ci spetterebbe per contratto.”
Agnese Poci
Commenta per primo