BRINDISI- “Dire che le liste d’attesa siano un bluff di chi vuole speculare sulla sanità rappresenta uno schiaffo a chi non se lo merita”. Con queste parole il consigliere regionale del PD, Pino Romano attacca l’assessore regionale alla sanità Pentassuglia ed il direttore generale della Asl Giuseppe Pasqualone.
A pochi mesi dalla tornata elettorale non si risparmiano i colpi di scena.
Romano contesta le accuse lanciate da Pentassuglia e Pasqualone che interpretano le liste d’attesa come “un bluff creato ad arte da chi ha interessi anomali, in particolare quelli di dirottare nelle strutture private i pazienti”.
“Probabilmente Pentassuglia e Pasqualone- dice Romano- hanno dimenticato la pazienza che in questi anni hanno avuto tutti i pugliesi e tutto il personale che in Puglia opera con abnegazione nel mondo della sanità, in condizioni che non sono delle migliori. Non è certo colpa loro se nelle classifiche sulla capacità di garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea) la Puglia sia agli ultimi posti”.
La ragione delle liste d’attesa e dei disagi, invece secondo il consigliere, sarebbe nel Piano di rientro imposto dal governo Berlusconi che avrebbe portato alla chiusura di molti ospedali e a bloccare le assunzioni.
Eppure a garantire la sanità e i servizi dovrebbe essere la politica, la classe dirigente.
“Mi auguro- conclude Romano- che l’assessore e il commissario ritirino quanto detto, probabilmente, in un momento di rabbia per i recenti e poco lusinghieri articoli di stampa sulla sanità pugliese. Ma non è certo dando la colpa agli unici grazie ai quali funziona la sanità che risolveremo quello che ancora non va. Anzi, in questa maniera rischiamo di perdere gli unici alleati preziosi che abbiamo, gli unici che possono aiutarci a migliorare ora che siamo fuori dal Piano di rientro. Quanto ai cittadini ‘pigri’ di cui parlano Pentassuglia e Pasqualone, non ci sono neppure parole”
Mi meraviglia la critica del Consigliere Romano al quale si chiede dove è stato e cosa ha fatto in questi ultimi 10 anni di governo di centro sinistra di cui è esponente di spicco e capogruppo del PD. Come al solito le proprie colpe si scaricano sempre sugli ex governatori.