OSTUNI – Tre persone sono state tratte in arresto per diversi reati: si tratta di Roberto Ungaro 24anni di Ostuni, Larbi El Asri di orgine marocchina 26enne e Ilaria Geri 35enne. Gli arresti sono stati effettuati dopo lunghe indagini e accertamenti dagli agenti del commissariato di Ostuni, guidati dal vice questore Francesco Angiuli, a carico dei quali l’Autorità giudiziaria di Brindisi aveva emesso tre distinti provvedimenti restrittivi. Dopo le formalità di rito i tre sono stati trasferiti nel carcere di Brindisi, Foggia e Taranto.
Roberto Ungaro (difeso dall’avvocato Lolita Maria Bettina Tanzarella Buonfiglio del foro di Brindisi), è stato individuato e arrestato nella Città Bianca. Il 24enne dovrà scontare la pena complessiva di un anno, un mese e 24 giorni di reclusione essendo divenuto eseguibile il provvedimento di condanna, passata in giudicato a suo carico, in quanto ritenuto colpevole dei reati di rapina aggravata in concorso, furto e resistenza a pubblico ufficiale. Il provvedimento di esecuzione dell’ordine di carcerazione è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi – Ufficio Esecuzioni Penali.
Larbi El Asri – cittadino marocchino – (difeso dall’avvocato Giuseppe Bizzarri del foro di Foggia), il quale è stato localizzato e tratto in arresto in provincia di Foggia (dove si era trasferito già da alcuni mesi). L’uomo, dovrà scontare la pena complessiva di un anno, 8 mesi e un giorno di reclusione, essendo divenuto eseguibile il provvedimento di condanna, passata in giudicato a suo carico, in quanto ritenuto colpevole dei reati di rapina aggravata in concorso, ricettazione, furto e resistenza a pubblico ufficiale.
Ilaria Geri, (difesa dall’avvocato Francesco Sozzi del foro di Brindisi), invece, in attuazione di Provvedimento di esecuzione dell’ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi – Ufficio Esecuzioni Penali, a firma del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi, dovrà scontare la pena complessiva di tre anni, cinque mesi e cinque giorni di reclusione, essendo divenuti eseguibili tre provvedimenti di condanna, passati in giudicato a suo carico, in quanto ritenuta colpevole dei reati di rapina aggravata in concorso, furto aggravato e ricettazione.
Roberto Ungaro ed Larbi El Asri, furono tratti in arresto dai poliziotti del commissariato ostunese il 9 febbraio del 2012 (insieme ad un terzo complice), perché colti in flagranza di reato e accusati di rapina aggravata, ricettazione, furto pluriaggravato e resistenza a pubblico ufficiale. In particolare, i tre furono bloccati al termine di un lungo e rocambolesco inseguimento dopo aver perpetrato una rapina ai danni degli impiegati della succursale numero 3 di Poste Italiane, in Ostuni. I rapinatori avevano concluso la folle e scellerata corsa, schiantandosi violentemente contro un muro a secco, la cui automobile si era paurosamente sollevata per quattro-cinque metri per poi catapultarsi in un fondo rustico. Furono anche stati esplosi dai poliziotti numerosi colpi d’arma da fuoco. Nel bagagliaio della Fiat Punto fu rinvenuta anche altra refurtiva, frutto di una razzia avvenuta, poco prima della rapina, – così come accertato dagli investigatori – all’interno di una villa posta sui monti ostunesi.
Le indagini relative a tale fatto, tuttavia, sono tutt’altro che concluse; è emerso, infatti, che del gruppetto facesse parte anche una quarta persona, ma che al momento non risulta indentificata.
Per quanto riguarda, invece, Ilaria Geri, le condanne sono riconducibili a varie attività investigative espletate dal commissariato di polizia sempre di Ostuni. Le indagini, infatti, avevano consentito di acquisire numerosi elementi a carico della donna e il suo compagno, per furti, rapine, ricettazione, stupefacenti, ed altro. Nel 2008, la coppia si rese responsabile – così come accertato dai poliziotti – di una rapina ai danni di una rivendita di tabacchi di Ceglie Messapica. Tra l’altro, i due furono anche riconosciuti responsabili del furto di un’autovettura, avvenuto sempre nel 2008. Pochi minuti dopo, ci fu l’arresto, ad opera degli agenti delle Volanti che, scoprirono all’interno della macchina rubata, anche dell’altra merce depredata.
BrindisiOggi
Commenta per primo