“Legalità, codice etico e democrazia partecipata”, così Brandi vuole conquistare Carovigno

CAROVIGNO-  Forza Italia fa il primo passo e presenta ufficialmente la candidatura di Carmine Brandi a sindaco di Carovigno. I forzisti con altre sette liste  puntano sull’ex assessore ai Servizi Sociali della giunta Zizza.

Carmine Brandi, 51 anni, un dipendente della Telecom,  sposato con una figlia. Nato in un quartiere popolare, da sempre vicino alla gente. E’ lui stesso a dire: “la mia è una candidatura venuta dal basso, dalla gente. Voglio dare delle riposte al mio paese per risolvere le problematiche di una città che negli ultimi tempi è stata vessata e martoriata”.

“Legalità,  trasparenza, codice etico e  democrazia partecipata”,  questi i punti della sua campagna elettorale. “Se dovessi diventare sindaco- dice Brandi- il mio primo atto sarà quello dell’adozione della carta di Pisa sul codice etico degli amministratori pubblici”. Nel suo discorso di presentazione ieri nella sala di Villa Iole ha fatto un passaggio sulle sue origini. “Vengo da  un quartiere popolare- aggiunge il candidato- ogni volta ritorno con piacere  perché rivivo i valori della gente umile”.

Parte così la corsa di Brandi per la conquistare del governo di Carovigno, insieme a lui oltre a Forza Italia, anche Fratelli d’Italia, Movimento Schittulli, la lista 22 novembre, e altre quattro liste civiche.

Si attendono le mosse degli altri avversari. Intanto la coalizione riesce a portare con se il consigliere uscente di opposizione, ex sindaco di Carovigno Angelo Lanzillotti. Mentre in Ncd potrebbe spuntare la candidatura a sindaco del consigliere regionale uscente  Francesco De Biasi. Dall’altra parte potrebbe riscendere in campo il sindaco dimissionario Mimmo Mele insieme al partito democratico.  Mele potrebbe ricandidarsi, lo ha detto lui stesso, nonostante l’1 febbraio scorso abbia rassegnato le sue dimissioni. Questa volta però niente alleanza con Ncd.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*