BRINDISI- Chiusa la discarica di Autigno per i prossimi 30 giorni la disposizione arriva direttamente dalla regione Puglia. La decisione è stata assunta a seguito della segnalazione fatta dall’Arpa. Le ultima analisi sulla falda parlano di un superamento dei limiti nella presenza di metalli pesanti. In poche parole la falda è eccessivamente contaminata.
La disposizione di chiusura è arrivata a mezzo lettera dall’ufficio regionale Rischi Industriali, a firma del dirigente Giuseppe Maestri. I trenta giorni di chiusura, si legge nel dispositivo, sarebbero necessari per stabilire le responsabilità in merito alla infiltrazione dei metalli pesanti. Non è infatti detto che a causare il superamento dei limiti siano stati i rifiuti.
Ora il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, questa mattina ha incontrato il prefetto, Nicola Prete, nel tentativo di arginare quella che potrebbe diventare un’emergenza ambientale.
La discarica di Autigno infatti raccoglie i rifiuti solidi urbani di tutta la provincia di Brindisi, in queste ore è in corso un incontro alla regione per stabilire dove verranno smaltiti i rifiuti per i prossimi 30 giorni.
Da tempo i carabinieri dei Noe di Lecce stavano conducendo degli accertamenti. Non è escluso che la decisione assunta oggi sia scaturita anche dall’esito di queste indagini.
Domani mattina alle 9.00 è stata convocata con urgenza una riunione dell’Oga (l’organismo deputato a decidere sui rifiuti composto dai sindaci dei comuni della provincia).
“Intanto i compattatori sono fermi pieni di spazzatura – ha detto l’assessore comunale all’ambiente Antonio Monetti- i rifiuti di certo non potranno essere raccolti sino a quando non si sa dove portarli. Domani potremmo essere in emergenza se il presidente Nichi Vendola non è emette un’ordinanza che risolva la questione sollevata dagli uffici regionali”.
Lucia Pezzuto
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