Gli studenti si arrabbiano: oggi in piazza contro la Buona Scuola di Renzi

BRINDISI – “Non un passo indietro”, questo lo slogan degli studenti della provincia che hanno deciso di sfilare per le strade del centro di Brindisi: un motto che è il riassunto della protesta attuata contro la riforma della Buona Scuola del Premier Renzi.

manifestazione studenti 2 (1)I ragazzi si sono riuniti alle 9 presso il piazzale della stazione e da lì hanno camminato, accompagnati dalla musica, lungo le vie della città. Gli studenti chiedono più inglese nelle scuole, per prepararli ad un mondo del lavoro che si sviluppa sempre più fuori dai confini nazionali. Per alcuni di loro, più che una Buona Scuola, quella prevista dal disegno di legge renziano, “è una scuola alla buona”.

La manifestazione è stata organizzata dall’Unione degli Studenti della provincia di Brindisi, che già nei giorni scorsi aveva annunciato il corteo e le motivazioni che spingevano i ragazzi a riunirsi.

manifestazione studenti 2 (2)“Rivendichiamo un’alternativa che parta dalla Legge di Iniziativa Popolare depositata ad agosto e per un altro modello di Paese, che rigetti precarietà e austerità. L’ulteriore slittamento, il secondo in ordine di tempo, della presentazione del Disegno di legge sulla Buona Scuola del Ministro Giannini ci fa pensare che non si abbiano ancora le idee chiare su cosa fare della scuola italiana. Dalla valutazione sino alla figura del Dirigente Scolastico, dallo school bonus fino alle detrazioni fiscali per gli iscritti alle private, – dichiara l’UdS –  si insegue un modello di scuola lontano dai bisogni reali del Paese. Emerge con prepotenza un sostanziale disinteresse verso il diritto allo studio, verso un aumento sostanziale della democrazia nella governance scolastica, verso una riforma dei cicli e tante altre istanze portate negli ultimi anni. Il Governo Renzi continua a perseguire la sua strada – DSC_0005sottolinea l’unione studentesca – ignorando l’ampio fronte di contestazione cresciuto gradualmente nelle scuole nel corso dell’anno scolastico e che ha coinvolto docenti, studenti, personale ATA e genitori.”

Nella giornata di martedì l’Unione degli Studenti ha presentato alla Camera l’Altrascuola: una proposta alternativa discussa dagli studenti di tutto il Paese durante l’autunno di mobilitazione. La “sfida” al Governo si muove su cinque capitoli: un nuovo diritto allo studio col fine di raggiungere la piena gratuità dell’istruzione, un’alternanza scuola-lavoro finanziata e qualificata, finanziamenti per il rilancio dell’autonomia scolastica, una riforma della valutazione in chiave democratica, investimenti sostanziosi sull’edilizia scolastica.

Foto e video Gianni Di Campi

Agnese Poci

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