CAROVIGNO- Il commissario prefettizio di Carovigno Pietro Massone mette in liquidazione Carbinia, la società partecipata del Comune. Massone dopo le notizie di stampa intende fare alcune precisazione. Un intervento doveroso visto anche le possibili strumentalizzazioni in questa calda campagna elettorale. “Appena mi sono insediato-spiega il commissario- mi è stato proposto di approvare il bilancio 2013 della Carbinia, che in realtà si sarebbe dovuto approvare entro i termini di legge, e comunque entro il 2014. In considerazione di questo ritardo ho voluto approfondire la tematica con i responsabili del Comune, chiedendo anche chiarimenti al Collegio dei revisori dei conti dell’ente. I revisori mi hanno prospettato serie perplessità in ordine alla garanzia sulla continuità aziendale per l’anno in corso della società, sul piano industriale redatto e su alcune voci di bilancio che non avevano potuto approfondire per carenza di documentazione richiesta e mai ricevuta. Le stesse perplessità sono state manifestate anche dal dirigente dei servizi finanziari.”
Massone precisa che per queste manifeste perplessità, condividendo le motivazioni di carattere tecnico giuridico ha proposto la messa in liquidazione della società attesa anche l’impossibilità di poter al momento operare altre scelte.
“Faccio presente- aggiunge il commissario- che la scelta era comunque maturata a prescindere dalla indicazioni fornite dal Collegio dei revisori dei conti, in quanto l’unica percorribile, attesa la richiesta di imminente approvazione del bilancio da parte dell’amministratore di Carbinia e tenuto conto, quindi, dell’impossibilità di verificare la correttezza del documento contabile e dell’accluso piano industriale nei tempi tecnici necessari. Premessa che è mia ferma intenzione non fare perdere nemmeno un posto di lavoro, la scelta di nominare un liquidatore si rende necessaria solo per gestire la fase transitoria della società e permetterà di dissipare ogni dubbio e perplessità. L’elaborazione di un nuovo piano industriale, concordato tra il sottoscritto, il liquidatore ed i dirigenti del Comune, sicuramente porterò al rilancio della Carbinia. Nessuna chiusura della società, ma nuova fase dell’azienda con maggiore efficienza, efficacia e trasparenza”.
BrindisiOggi
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