BRINDISI- Si sarebbe trattato della riscossione di un prestito di denaro e non di un’estorsione, così hanno risposto i quattro brindisini accusati di estorsione di concorso nei confronti di un avvocato del foro di Brindisi.
Dionisio Livera, 37 anni, Antonio Montanaro, 42 anni, Dario Guadalupi, 43 anni, e Luciano Giglio, 38 anni, hanno sostenuto questa mattina l’interrogatorio di garanzia.
Hanno risposto a tutte le domande del gip respingendo le accuse, Livera, Montanaro e Giglio difesi dall’avvocato Giuseppe Guastella, mentre Guadalupi difeso dall’avvocato Mauro Masiello.
I quattro erano stati arrestati sabato scorso. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi e sono partite dalla denuncia del professionista del foro di Brindisi che a suo dire sarebbe stato perseguitato per mesi dai quattro.
Da gennaio a marzo gli indagati, secondo l’accusa, si sarebbero fatti consegnare varie somme denaro, per un totale di 5.000, nonché un motociclo Piaggio Beverly 500.
Davanti al gip invece Livera, Montanaro , Giglio e Guadalupi hanno sostenuto che l’avvocato avrebbe invece avuto in prestito da Guadalupi nel 2009 una somma che supera di poco i 10mila euro.
Nell’arco degli anni, sempre secondo il racconto dei quattro indagati, il professionista del foro avrebbe restituito solo una parte rappresentata da quei 5mila euro più il motorino. L’intenzione quindi di Guadalupi, Livera, Montanaro e Giglio sarebbe stata quella di ottenere il saldo del prestito.
Ora a seguito dell’interrogatorio l’avvocato difensore di Guadalupi ha presentato istanza con richiesta della misura cautelare dei domiciliari. L’avvocato Guastella si è invece riservato di presentare istanza dopo aver esaminato i documenti in suo possesso.
Lu.Pez.
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