INTERVENTO/ In questo intervento vi accompagnerò in un’esplorazione più sistematica delle Dinamiche di Coppia, attraverso un excursus delle varie fasi che caratterizzano la vita di coppia; degli ostacoli fisiologici che i partners incontrano sul loro percorso; di ciò che li aiuta a superare i momenti critici; di ciò che accresce e cementa la loro intimità, nella migliore delle ipotesi.
Chi non ha conosciuto l’innamoramento? Eros scaglia le sue frecce e colpisce con furore: ci si sente ebbri e felici. Gli uomini si sentono più virili, le donne più seducenti, emergono spontaneamente in entrambi gli aspetti migliori di Sé.
Nei primi 6-9 mesi di frequentazione si sentono “le farfalline nello stomaco”, il fascino, la sintonia ed il trasporto per l’altro. Entrambi sembrano incarnare il partner “ideale”. In questa fase, i due vivono in simbiosi l’una con l’altro, il rapporto si intensifica e sembra che la coppia “basti a sé stessa”. La frequentazione con gli amici e la famiglia si dirada, per poi essere recuperata successivamente.
E’ questa la fase in cui ciascuna parte “trova rifugio” nell’altro e fa affiorare progressivamente tutti i suoi lati, da più luminosi e attraenti, a quelli che riportano alle proprie vulnerabilità e debolezze.
Si fà strada il desiderio che il tempo si fermi, si cristallizzi a questa fase di idillio, nella quale tutto accade senza sforzo: dal sentirsi amati ed accolti (senza maschere), al fare l’amore e così via..
Ciascuno di essi si trova, inconsciamente, a proiettare sull’altro/a delle immagini e delle caratteristiche idealizzate di quell’anima gemella che “stava cercando..”.
Nel corso degli anni, quegli stessi atteggiamenti iniziali di attenzione, di affetto e di comprensione cominciano a ridimensionarsi sempre più.
La favoletta rosa inizia ad incrinarsi. Emergono delle zone grigie, in modo quasi inaspettato. Fanno capolino le prime discussioni, poi i litigi accesi, per i diversi modi di affrontare la vita ed il quotidiano.
I partner iniziano a stimolare le ferite interiori di cui ognuno dei due è portatore: le contraddizioni e difficoltà esistenziali della propria storia personale.
Le aspettative verso l’altro diventano alte: si spera inconsciamente che l’altro, o l’altra che sia, le accolga benevolmente e da esse ci liberi..
Se questo non accade (è impossibile che ciò avvenga), la persona si sentirà dapprima incompresa, “non amata abbastanza”, e comunque non più nel modo nel quale si aspettava, considerando il partner stesso come il “responsabile” della propria insoddisfazione.
La comunicazione diventerà, così, farraginosa. L’incomprensione accrescerà vertiginosamente. L’intimità si sgranerà.
Prende da qui l’avvio di una lotta sotterranea volta a reclamare quegli impegni taciti che l’altro sembrava avesse preso nel rapporto, nella fase iniziale.
In questa terza fase, fisiologica, ognuno tenderà a ritirarsi in sé stesso e trincerarsi in forme di difesa caratteriale, necessarie ad evitare che le proprie ferite interiori tornino a sanguinare. I sentimenti di delusione e di rabbia si alterneranno velocemente ai sentimenti di affetto e di complicità di un tempo.
Le modalità “per farsi la guerra” verranno usate in modo inconscio: si passerà dallo stato paradisiaco a quello infernale anche nel giro di pochi giorni. La convivenza assumerà così le atmosfere dei campi di battaglia.
Si può assistere, in questa fase, che varia dal 6° al 10° anno di convivenza, al “ricorso ad armi improprie”: dal ridicolizzare il partner; all’evidenziare i suoi punti deboli, prima in privato, poi davanti ad amici e a parenti; al mettere in discussione le sue capacità; al provocare nell’altro/a sensi di colpa; allo strumentalizzare il sesso, sino a negarlo; all’interrompere il proprio sostegno e, nei casi più estremi, ad esercitare forme di abuso psicologico, di violenza fisica, oppure entrambi, sforando così in fenomeni patologici del legame di coppia.
Per evitare che il rapporto si assesti e, nel tempo, si cristallizzi su alcune di queste modalità o sulla rassegnazione passiva, che induce, talvolta uno dei due, talaltra entrambi i partner, a trincerarsi in una diversa forma di difesa caratteriale, ugualmente insidiosa alle precedenti, ma rappresentata da una sorta di “gentilezza automatica”, a causa della quale il legame si ritroverà appiattito, privo di entusiasmi e di intimità, è necessario procedere alla fase successiva, di riavvicinamento e di ricostruzione del rapporto su basi di natura diversa.
Come uscire da questo pantano?
Per evitare separazioni, rotture definitive o, peggio ancora, il trascinarsi come ombre di sé stessi.., è necessario:
- recuperare la fiducia nella capacità di guarigione della coppia, cosa che richiede coraggio, energia, e rispetto per l’altro e per se stessi;
- abbandonare l’idea della coppia felice, “da mulino bianco”;
- imparare a riconoscere quali sono le proprie ferite esistenziali, le proprie ombre;
- togliere all’altro i panni, illusori, di salvatore o salvatrice, che sia;
- comprendere come comunicare all’altro/a i propri bisogni profondi, probabilmente cambiati nel corso degli anni vissuti insieme;
- riscoprire nuovi ambiti di autonomia e di spazio, in cui ciascuno dei partners ritrovi sé stesso, gli interessi di un tempo;
- infondere alla coppia nuova linfa vitale, ridefinendo nuovi confini all’interno e all’esterno della stessa, ed esplorandone nuove forme e nuove modalità.
Il percorso è delicato e può esser irto di difficoltà. Talvolta il processo è frutto di un’auto-guarigione, talaltra di un supporto esterno, di natura consulenziale, o di queste due opportunità combinate insieme.
Certo è che la propria relazione sentimentale può rivelarsi come una “via preziosa per crescere insieme, in intimità”..
Per quelle Donne che tra di voi hanno voglia di riappropriarsi della propria energia femminile, dei propri spazi, della femminilità “a tutto tondo” e portare alla luce i propri bisogni, vi invito ad unirvi al Cerchio delle Donne – Il Risvegliarsi della Primavera, che condurrò Sabato 07 Marzo 2015, dalle h. 16.45 alle h. 20.30 ca, presso la Parco Multimedia, in zona Sciabbiche, a Brindisi.
Questo tipo di incontro è rivolto alle Donne di tutte le età, dai 18 anni in sù.
E’ un laboratorio esperienziale, a numero chiuso, nel quale tornerete, da protagoniste, ad esplorare le Luci e le Ombre che vi caratterizzano, in modo delicato, giocoso e divertente.
Sarete accompagnate in danze che porteranno “presenza” e qualità alla propria dimensione femminile ancestrale e alle emozioni che sono ricorrenti in questo periodo.
Per delle informazioni più approfondite vi invito a contattarmi al n. tel. 329.44 86 226.
Per tutti voi, rimango a disposizione per ulteriori approfondimenti sul tema trattato oggi, riguardante la vostra vita relazionale, sessuale e le vostre dinamiche di coppia attraverso i riferimenti riportati.
Lo spazio per le Consulenze è riservato a Brindisi nei giorni di martedì, giovedì e sabato.
Dott.ssa Gabriella Gravili
Counselor Relazionale a Mediazione Corporea per l’Individuo e per la Coppia; Consulente Sessuologa;
Formatrice e Coach Manageriale per lo Sviluppo del Potenziale;
Life & Corporate Coach;
Conduttrice di Gruppi di Crescita su temi specifici e di Pratiche Meditative, attive e formali: dalla meditazione Tantrica e neotantrica, alla Mindfulness psicosomatica, ad alcune pratiche Zen della tradizione di Thich Nhat Han.
Interventi precedenti della dott.ssa Gravili sul tema Sessualità, Vita di Coppia e dintorni per BrindisiOggi:
Relazioni Pericolose: come liberarsi del cattivo partner
Sesso ed intimità nella vita di coppia
https://www.brindisioggi.it/sesso-ed-intimita-nella-vita-di-coppia/-
Come superare la monotonia di coppia
https://www.brindisioggi.it/sesso-e-intimita-come-superare-la-monotonia-di-coppia/
Le Chiavi del Piacere: Segreti di coppia
https://www.brindisioggi.it/le-chiavi-che-alimentano-il-piacere-segreti-di-coppia/
Erotismo: tra fantasia e trasgressione
https://www.brindisioggi.it/lerotismo-tra-fantasie-e-trasgressione-i-consigli-dell-esperta/
Sesso sul web: i rischi della rete
https://www.brindisioggi/sesso sul -sul-web-tutti-rischi-della-rete/
BrindisiOggi
Commenta per primo