BRINDISI- Schianto mortale questa mattina sulla strada che collega Sant’Angelo a Bozzano, coinvolte due auto e una moto, muore un uomo di 35 anni, Cosimo Ruggiero di Brindisi.
E’ accaduto intorno alle 8.30, il 35enne procedeva a bordo della sua moto di grossa cilindrata, quando per cause ancora in via di accertamento, si è schiantata contro una Opel Astra che procedeva in senso opposto. La moto nell’impatto ha preso letteralmente il volo superando l’auto che probabilmente ha fatto da leva. Dietro l’Astra procedeva un’altra vettura, una Lancia Lybra.
Dalla moto si è staccato il serbatoio che è finito sotto la Lybra. Il conducente di quest’ultima vettura ha superato la Opel Astra trascinando sotto di sè il serbatoio pieno di benzina che nello sfregamento con l’asfalto ha preso fuoco. La Lybra ha fermato la sua corsa tra le fiamme finendo sul guard rail, il conducente è uscito illeso . Contemporaneamente Cosimo Ruggiero finiva per rovinare violentemente sull’asfalto. L’uomo, pur avendo il casco, è morto sul colpo. Non si è fatto nulla invece il conducente della Opel Astra.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale di Brindisi per i rilievi del caso, ma anche polizia e carabinieri per deviare il traffico. L’autoambulanza del 118 è intervenuta, ma i medici non hanno potuto far altro che costatare la morte del giovane.
Foto Gianni Di Campi
BrindisiOggi
La curva in questione è pericolosissima sia per il tracciato e sia soprattutto per il fatto che le erbacce ed i rovi a bordo strada impediscono di avere una visione completa della curva e di ciò che sopraggiunge.Vi sono altri punti delle strade di Brindisi ( rotonde e svincoli) che sono letteralmente invasi dalla vegetazione che limita la corretta visuale del guidatore. Ciò è segno della strafottenza e della disorganizzazione di chi è deputato alla manutenzione ed alla SICUREZZA delle vie di traffico. Magari si va a potare l’erbetta che cresce nelle aiuole di città e non si vanno a fare interventi di pulizia più importanti.Chi è l’asino incompetente che (dis)organizza questi servizi?