BRINDISI- La Regione Puglia propone tre nuovi siti per il gasdotto Tap e il senatore del Pd Salvatore Tomaselli scende in campo a sostegno del progetto di San Foca. Durante la riunione con la Presidenza del Consiglio dei ministri la Regione aveva proposto come alternativa a San Foca il porto di Brindisi, Torchiarolo e Casalabate. Ma Tomaselli non ci sta, no a siti alternativi. Il senatore del Pd è sempre stato un sostenitore del gasdotto e chiede che non si perda ulteriore tempo.
“La Regione- spiega il senatore del Pd- ha inteso accompagnare tale posizione con la richiesta di riesame del sito: una scelta che, ove accolta, porterebbe ad azzerare l’iter finora seguito e, quindi, il progetto redatto su cui c’è stata l’espressione favorevole di VIA e porterebbe, sostanzialmente, a riaprire un nuovo procedimento istruttorio e valutativo. Una ipotesi che allungherebbe i tempi di cantierizzazione dell’opera, prevista per l’inizio del 2016, di almeno due anni. Una prospettiva, ovviamente, non sostenibile dall’Italia che ritiene tale infrastruttura strategica perché diversifica i mercati di provenienza per l’approvvigionamento del gas, la principale fonte energetica che viene utilizzata nel nostro paese. Ed insostenibile anche per il Consorzio che sta realizzando il gasdotto e per i vari paesi coinvolti che, nel caso in cui l’Italia decidesse di mettere in discussione l’attuale progetto approvato, hanno già avanzato l’ipotesi di spostare il percorso del gasdotto utilizzando la dorsale balcanica.”
Tomaselli è convinto che l’iter debba essere concluso. “perché siamo di fronte- aggiunge- ad un’opera di cui il nostro paese ha fortemente bisogno per i prossimi decenni e sono convinto, altresì, che si tratti di una infrastruttura del tutto sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Argomenti di grande rilevanza per il futuro del nostro paese che sono ben noti anche ai tanti esponenti politici pugliesi che su questa vicenda da tempo continuano a dare pessima prova, rinunciando alla prima qualità che dovrebbe avere chi ha davvero a cuore gli interessi generali e non le proprie carriere: ovvero raccontare la verità, usare lo stesso linguaggio a Melendugno, a Bari e a Roma, discutere con serietà, rigore e competenza, rifuggire da inutili e deleteri atteggiamenti demagogici, insomma agire con l’etica della responsabilità mettendoci la faccia anziché sollecitare reazioni istintive ed emotive dell’opinione pubblica. Ma comincio a dubitare che ciò possa ancora accadere.”
Insomma per l’esponente del Pd sull’argomento la Regione fa demagogia e tratta in maniera distinti i territori.
Brindisioggi
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