CAROVIGNO – Il sindaco dimissionario di Carovigno, Mimmo Mele, non ci sta alla decisione intrapresa dall’Oga di scegliere solo due siti Brindisi e Torre Santa Susanna per l’impianto di compostaggio. “Quello riportato non corrisponde alla realtà dei fatti – scrive Mele – laddove si fa riferimento alla ‘assenza’ e ‘impreparazione’ del Comune di Carovigno. Infatti, l’incontro si è concluso in poco meno di un’ora non attendendo l’arrivo dei rappresentanti del Comune”.
Lo stesso Mele ha inviato nella giornata di ieri (11 febbraio) un atto di diffida all’Oga dal ‘proseguire secondo le decisioni così come riportato nel verbale del 9 febbraio per altro adottato con modalità del tutto inconsuete e limitative del diritto di partecipazione del Comune di Carovigno, nonchè adducendo motivazioni non fondate su elementi certi e comunque non imputabili alla scrivente amministrazione, che ancora attende gli atti progettuali comunque di competenza dell’Oga’.
L’incontro dei sindaci si è svolto il 10 febbraio scorso. All’unanimità hanno deciso quindi per i siti di Brindisi e Torre Santa Susanna escludendo così il Comune di Carovigno che invece si era sempre detto favorevole all’impianto di compostaggio. Durante la riunione si è deciso di procedere attraverso apposita procedura di gara mentre per quanto riguarda il Comune di Carovigno i sindaci hanno preso atto che è ancora sospesa la questione relativa all’espropriazione delle aree individuate (si tratta di zone agricole), così come non c’è traccia di modifiche agli attuali strumenti urbanistici.
“Nel contempo – continua il sindaco dimissionario di Carovigno – è stato richiesto alla Regione Puglia di voler formalmente esprimersi sulla fattibilità della soluzione proposta nella riunione dell’Oga (precisamente di tre impianti da 20.000 tonnellate/anno da ubicare a Carovigno, Torre Santa Susanna e Brindisi), ritenendo che le nuove e diverse soluzione formulate nella riunione del 09.02.2015, per le modalità con cui la stessa si è svolta e per le motivazioni ivi addotte, non possano ritenersi sostitutive delle disposizioni assunte precedentemente da detto organismo. Si rappresenta nel dettaglio la circostanza che l’Oga richiama espressamente comunicazioni assunte ‘per le vie brevi’ dalla Regione Puglia (pag. 2 del verbale), di cui il Comune di Carovigno non ha alcuna contezza e che sicuramente, data la rilevanza dell’argomento in discussione, necessita delle formalità di rito”.
“In via subordinata, nell’ipotesi in cui la Regione Puglia ritenga di non accogliere detta richiesta, è stata chiesta l’integrale applicazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, definitivamente approvato dal consiglio regionale della Regione Puglia, che individua la localizzazione dell’impianto nell’intorno del Comune di Carovigno quale soluzione atta a minimizzare il momento di trasporto rispetto agli altri comuni dell’Oga. Con lo stesso atto è stato ribadito l’impegno del Comune di Carovigno di adottare ogni atto di competenza in merito con l’urgenza che il caso richiede” conclude Mimmo Mele.
Insomma, il primo cittadino di Carovigno, seppur abbia presentato le proprie dimissioni poche settimane fa, non ci sta alla decisione intrapresa dai suoi colleghi di escludere il suo Comune dalla possibilità di avere il via libera per la realizzazione dell’impianto di compostaggio. I progetti per Torre Santa Susanna e Brindisi saranno presentati entro maggio prossimo per accedere così ai fondi messi a disposizione dalla Regione e che equivalgono a 2 milioni di euro. Adesso bisognerà attendere e capire se Carovigno sarà rimesso in gioco.
BrindisiOggi
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