BRINDISI- Bloccata la cattura delle lepri, lo ha deciso il Tar di Lecce accogliendo ieri sera d’urgenza il ricorso degli animalisti della Lepa contro il decreto del presidente della Regione Puglia che il 3 febbraio autorizzava la cattura con le reti di 110 lepri nel parco naturale delle Saline di Punta della Contessa, a Brindisi.
I cacciatori avevano iniziato stamattina la cattura degli animali così come prevede la legge nella misura del per cento della popolazione di lepri , visto che si tratta di un parco regionale, la caccia è vietata.
La Lepa da tempo si batte per impedire qualsiasi intervento di contenimento della presenza di lepri in quell’area, ma stamattina i proprietari dei campi confinati con il parco regionale , i cui prodotti vengono da anni divorati e danneggiati dagli animali, hanno dato vita ad una protesta insieme con un gruppo di cacciatori.
Ad un certo punto gli animi si sono scaldati, e due volontari ambientalisti, uno in qualità di componente della Commissione Tecnica Faunistica della Provincia di Brindisi in rappresentanza del WWF, l’altro socio volontario della Lega Protezione Animale (LePA) di Brindisi, sono stati aggrediti.
I due erano a bordo di una autovettura, da prima l’ aggressione verbale poi dopo le minacce pugni e calci contro l’auto.
Sul posto fortunatamente era presente anche una pattuglia del Nucleo Faunistico di Polizia Provinciale, che aveva ritenuto opportuno scortare i due volontari ambientalisti.
“Ci sono soluzioni, a norma di Legge- dice la Lepa- come l’attuazione di metodi ecologici quali la recinzione dei terreni agricoli interessati alla presenza della Lepre Europea, per la quale sono stati stanziati (Novembre 2014) € 465000,00 , concessi dalla Regione Puglia ed erogati dalla Provincia di Brindisi al Comune di Brindisi, beneficiario del finanziamento per la protezione delle colture agricole”.
BrindisiOggi
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