BRINDISI- L’accorpamento per l’Autorità portuale di Brindisi secondo i piani ministeriali sarebbe inevitabile nella prospettiva di una nuova portualità in Italia. E mentre è a lavoro una task force costituita dal Ministero alle Infrastrutture per esaminare i progetti presentati dalle diverse Autorità portuali per la realizzazione dei principi sanciti nella bozza del Piano strategico sulla portualità e la logistica, all’attenzione degli esperti vi è una nuova ipotesi per il porto di Brindisi. Voci autorevoli parlano della proposta di accorpare l’Autorità portuale di Brindisi con quella di Taranto. Si esclude così la possibilità esaminata sino a questo momento di un accorpamento tra Brindisi e Bari. Un’ipotesi che è all’attenzione del Ministero e che appare fondata per due porti che al momento avrebbero vocazioni diverse e che, secondo qualcuno potrebbero essere complementari, entrambi però in difficoltà con i traffici. Un modo per contrastare la supremazia barese. L’ultima parola spetterà al ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi.
Intanto il prossimo 9 febbraio a Roma si riuniranno gli Stati generali della portualità italiana per discutere della bozza del Piano strategico sulla portualità e la logistica redatto dall’ apposito comitato. Su Il Nautilus.it è stata pubblicata la bozza inviata in anteprima dal ministro Lupi agli Stati generali.
Lu.Po.
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