LECCO-Era di San Vito dei Normanni, ma da diversi anni aveva lasciato la sua terra per gli studi per poi trasferirsi a Monza. Vi farà ritorno domani, purtroppo solo per permettere ad amici e famigliari di porgergli l’estremo saluto. Domenico Loparco, 37enne, era un ingegnere ma è morto inseguendo la sua più grande passione, l’alpinismo. E’ precipitato sabato intorno alle 13 sul Grignone in provincia di Lecco, in una grotta poco al di sotto della cima. Era una guida alpina del Cai, Domenico era un esperto. E’ stata una tragica fatalità a far perdere all’alpinista l’equilibrio, è caduto nel vuoto durante la scalata a causa di un masso troppo sporgente dalla roccia. A dare l’allarme immediato ci hanno pensato i compagni ancora increduli. Ci sono voluti sette tecnici della IX Delegazione speleologica lombarda e tre alpini della XIX Lariana che sono sbarcati in quota domenica mattina per recuperare il corpo dello sventurato dopo che il soccorso alpino aveva individuato nel pomeriggio di sabato il corpo esanime dell’uomo. Ma troppo tardi, troppofreddo sia per salvarlo che per recuperarne il corpo col avvicinarsi del gelo notturno. Al mattino dopo nonostante il freddo e le caratteristiche del terreno, molto impervio, tutta l’operazione si è svolta senza imprevisti, anche all’interno della grotta, che ha una profondità di circa 40 metri, ma un andamento verticale che ha agevolato l’intervento. L’elicottero del 118 di Como ha effettuato tre rotazioni per il trasporto dei tecnici e dei materiali. Alle 13.50 il corpo dell’uomo è giunto presso il Centro operativo del Bione e poi trasportato in camera mortuaria al Manzoni di Lecco dove a effettuare il riconoscimento della salma ci hanno pensato i famigliari nel frattempo giunti sul posto. Non era sposato, lascia mamma, papà, una sorella e la fidanzata.
Car.Ve.
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