MESAGNE – Non ci sarebbero più posti nel cimitero comunale per seppellire i cittadini che passeranno a miglior vita. A considerarlo come “l’ultimo errore”, in ordine di tempo, dell’amministrazione Scoditti, è il consigliere della Lista Vizzino, Antonello Mingenti.
Si infervora la campagna elettorale a Mesagne. Le elezioni sono alle porte.
Per il consigliere comunale, alcuni amministratori hanno una sola priorità: “guadagnarsi la simpatia elettorale dei vivi, anche se è un nostro preciso dovere avere rispetto dei morti”.
“Come accade ormai per abitudine, si aspetta ch i problemi diventino emergenze prima di tentare di intervenire – ha comunicato in una nota stampa Mingenti, che è stato consigliere con delega ai servizi cimiteriali nella maggioranza di Scoditti (poi fuoriuscito, NdR) – e proprio io, già nel 2013, sollecitai l’avvio delle procedure per l’approvazione del secondo stralcio funzionale per l’ampliamento del cimitero, avviando allo stesso tempo le procedure per la cessione dei suoli per la costruzione delle edicole funerarie private.”
Mingenti si lamenta di non essere stato ascoltato. Una mancanza di attenzione che oggi provocherebbe questo disagio. “Ad oggi ci sono solo 23 loculi vuoti e altri 70 da liberare, ma non prima del giugno 2017, perché per legge devono passare venti anni dalla morte prima di estumulare le salme. A Mesagne la media dei decessi è di 300 unità … Come si può far fronte a questa ennesima emergenza?”
“Nell’ottobre del 2014 – ha concluso il consigliere comunale – l’Amministrazione Scoditti ha annunciato l’avvio dei lavori di completamento. Diversi mesi dopo, delle attività legate al secondo stralcio del progetto non si sa nulla, nonostante le sollecitazioni rivolte agli attuali amministratori per l’ampliamento del cimitero non ci sono stati riscontri, pur essendoci molta gente pronta ad acquistare i suoli per la realizzazione di tombe di famiglie”.
Agnese Poci
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