BRINDISI- La Provincia chiude i rubinetti. Senza soldi c’è poco da fare. Tolti gli straordinari per tutti i dipendenti e anche la reperibilità, salvo in due settori. Il presidente Maurizio Bruno ha dovuto mandare a casa anche il suo capo di gabinetto Enzo Baldassarre, nominato pochi giorni dopo il suo insediamento, ex assessore provinciale, esponente del Pd. Dall’uno gennaio al suo posto è stato nominato Francesco Cirino, dipendente della Provincia, presidente delle rappresentanze sindacali aziendali. Una decisione dovuta per Bruno. Non poteva tagliare da una parte, e avere un capo di gabinetto esterno dall’altra, con tanto di stipendio.
Il presidente della Provincia questa mattina durante il Comitato di Direzione, in virtù degli effetti della Legge Del Rio e della Legge di Stabilità ha comunicato ai dirigenti la conferma della sospensione dell’erogazione del fondo incentivante (salario accessorio) per il personale dell’Ente, la sospensione della concessione al personale, da parte degli stessi Dirigenti, di qualsiasi forma di straordinario e di reperibilità, tranne casi necessari e urgenti, come nel settore Viabilità e Ufficio tecnico. Bruno, in tal senso, ha anche chiesto agli stessi dirigenti un piccolo sacrificio per una buona causa comune.
Bruno ha inoltre annunciato che lunedì prossimo, in sede di riunione dell’UPI a Bari, proporrà la possibilità di avviare una procedura di ricorso giudiziario contro il bando di mobilità di 1031 unità adottato dal Ministero di Grazia e Giustizia. In questo infatti si esclude la partecipazione dei dipendenti della Provincia, così da precludere l’assorbimento dei dipendenti provinciali in esubero, così come invece previsto dalla stessa Legge di Stabilità.
BrindisiOggi
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