BRINDISI- Sbloccati i lavori per il molo di Costa Morena est. Arriva la sentenza della la quarta sezione del Consiglio di Stato che nella giornata di oggi ha accolto l’appello proposto da Costruzioni Fiocca Vincenzo Srl, difesa dall’avvocato Saverio Sticchi Damiani, aggiudicando definitivamente a quest’ultima l’appalto per l’affidamento dei lavori di completamento dello sporgente est del Molo di Costa Morena nel Porto di Brindisi. Gara d’appalto bandita nel 2012 dall’Autorità Portuale di Brindisi per un importo a base d’asta di circa 19 milioni di euro.
La causa aveva visto contrapporsi, da un lato, l’originaria aggiudicataria Costruzioni Fiocca Vincenzo Srl e, dall’altro, l’ATI Murano Costruzioni Generali Srl (seconda classificata), l’ATI Fersalento Srl (terza classificata) e la RCM Costruzioni Srl (quinta classificata).
In primo grado il TAR di Lecce, il 9 gennaio 2014, aveva accolto il ricorso proposto dall’ATI Murano Costruzioni Generali, rigettando i ricorsi proposti dall’ATI Fersalento e da RCM Costruzioni. Secondo il TAR salentino, Costruzioni Fiocca Vincenzo Srl doveva essere esclusa dalla gara pur avendo essa depositato regolarmente la cauzione provvisoria con polizza fideiussoria: questo perché, in corso di gara, la compagnia assicurativa che aveva rilasciato la polizza era stata colpita da un provvedimento di revoca dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività. Inoltre, sempre secondo il TAR, la Commissione di gara avrebbe illogicamente escluso il carattere anomalo dell’offerta prima classificata a fronte di chiarimenti dell’aggiudicataria non del tutto risolutivi.
Il Consiglio di Stato, ribaltando le conclusioni cui era pervenuto il TAR di Lecce, ha invece accolto l’appello proposto da Costruzioni Fiocca Vincenzo Srl.
La sentenza dei giudici di Palazzo Spada ha confermato innanzitutto la piena regolarità, correttezza e condivisibilità del procedimento di verifica dell’anomalia compiuto dalla commissione di gara, convalidando la legittimità dell’aggiudicazione originaria in favore di Costruzioni Fiocca Vincenzo Srl. “Non solo- si legge in una nota diffusa dall’azienda aggiudicataria- il punto più interessante della sentenza del Consiglio di Stato consiste nell’affermazione, per la prima volta nella giurisprudenza amministrativa in materia di gare pubbliche, del principio secondo cui nessun concorrente può essere escluso per fatti ad esso non imputabili a titolo di colpa. Secondo il Consiglio di Stato, infatti, l’art. 1218 del Codice civile, che codifica l’esimente della forza maggiore, deve applicarsi anche alle procedure amministrative di aggiudicazione degli appalti in virtù del rinvio ai principi del Codice civile operato dall’art. 2 del Codice dei contratti pubblici.”
BrindisiOggi
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