FRANCAVILLA FONTANA – Novità sulla sparatoria avvenuta nel mercato ortofrutticolo di Francavilla Fontana a dicembre scorso dove rimasero feriti con colpi d’arma da fuoco padre e due figli. Un uomo è stato fermato. Si tratta di Carlo Di Palmo di 41anni, persona già nota alle forze dell’ordine. L’arrestato è il fratello di Daniele Di Palmo, fermato e poi arrestato il 3 gennaio scorso.
Una importante operazione dei carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana – al comando del capitano Nicola Maggio – ha portato grosse novità nell’ambito dell’agguato avvenuto lo scorso 21 dicembre nella zona industriale della città degli Imperiali. Il blitz è scattato all’alba di oggi. L’uomo è stato trovato in un casolare abbandonato in campagna, in contrada ‘Cantagallo’. Dopo lunghe settimane di indagini il cerchio sta per chiudersi intorno alla sparatoria avvenuta alle 10 di una tranquilla domenica mattina di dicembre, quattro giorni prima di Natale.
Di palmo è stato fermato per tentato omicidio, lesioni aggravate e di porto illegale di arma in luogo pubblico in concorso. Il decreto è stato emesso dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi. L’Autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento di fermo concordando con i gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli investigatori nei confronti del 41enne che all’epoca dei fatti si era dato alla fuga riuscendo a far perdere le proprie tracce fino a questa mattina.
Grazie alla meticolosa attività investigativa, dopo giorni di pedinamenti e osservazioni svolta a carico dei familiari, Di Palmo è stato localizzato.
Il 3 gennaio scorso i carabinieri fermarono una prima persona per la sparatoria: in manette finì Daniele Di Palmo, 25enne di Francavilla, fratello dell’arrestato di oggi. Secondo gli investigatori l’uomo avrebbe avuto un ruolo predominante nell’azione criminosa. I reati contestati a Daniele Di Palmo sono triplice tentato omicidio, lesioni aggravate e porto illegale di arma in luogo pubblico in concorso.
Tutti erano a lavoro quella mattina nel mercato ortofrutticolo compresi Dionigi, Piero e Tommaso Chionna rispettivamente padre e due figli. Si trovavano nel loro capannone quando furono raggiunti da una banda composta da almeno sei persone. Tra i primi e i secondi ci fu prima una discussione che poi si trasformò in un violento agguato. Dopo la lite gli spari. Qualcuno del gruppo impugnò una pistola e aprì il fuoco contro la famiglia Chionna. Il padre fu colpito ad una gamba e mano, Piero al collo e Tommaso fortunatamente riportò solo dei traumi.
Mar.De.Mi.
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