Vittime forse morse dagli squali, si parte con l’autopsia sulla 15enne, e gli indagati diventano 7

Brindisi Norman AtlanticBRINDISI- Il ponte 1 e 2 non sono stati intaccati dalle fiamme. Quindi l’incendio non è partito dal garage. Le indagini della procura barese da ieri pomeriggio hanno nella mani questo importante elemento per ricostruire cosa è realmente accaduto il 28 gennaio scorso sulla Norman Atlantic.  Questo è quanto è emerso dall’ispezione dei vigili del fuoco di Brindisi che ieri sono riusciti a raggiungere la stiva.

Le fiamme a questo punto sarebbero partite dal ponte 4,  intaccando anche il ponte 3 e le zone salendo. Intanto sono iniziate questo pomeriggio le autopsie sulle 11 vittime. L’incarico per gli accertamenti medico legali è stato affidato a Francesco Introna e Biagio Solarino. Anche i difensori di indagati e parti offese hanno nominato i propri consulenti di parte.

Il primo esame autoptico sarà effettuato sulla 15enne Racha Charif, residente in Germania, poi ad Havise Savas donna di 50 anni di origine turche. Nei prossimi giorni gli accertamenti medico legali continueranno sulle salme dei due autotrasportatori napoletani Michele Liccardo di 32 anni e Giovanni Rinaldi di 34 e dei tre greci Gerasimos Kazantzidis di 61 anni, Sasentis Nikolaus Paraschis e Kostantinos Koufopuolos di 63 e 57 anni. Mercoledì l’autopsia al sacerdote georgiano Omar Kartozia di 27 anni e alla 53enne tedesca Muller Afroditi.

Su un corpo in particolare sono state trovate delle ferite secondo gli inquirenti la vittima sarebbe stato attaccato dagli squali. Per questo durante l’esame autoptico sarà presente anche un biologo marino.

Brindisi Norman Atlantic Costa MorenaIntanto gli indagati salgono a sette.   La Anek, la compagnia noleggiatrice del traghetto Norman Atlantic, ha due rappresentanti legali. I due Georgios Katsanevakis e Ioannis Vardinogiannis rispondono di cooperazione colposa di naufragio, omicidio plurimo e lesioni assieme agli altri cinque indagati: il dipendente della ‘Anek’, il cosiddetto supercargo (addetto alle fasi di imbarco) Pavlos Fantakis, l’armatore Carlo Visentini, il comandante Argilio Giacomazzi e i due ufficiali di bordo Luigi Iovine e Francesco Romano.

Il prossimo 20 gennaio sarà affidato  l’incarico per gli accertamenti tecnici irripetibili sulle due scatole nere recuperate a bordo della Norman Atlantic. Gli accertamenti consentiranno di ricostruire cosa è accaduto la notte del naufragio nelle acque a largo della Grecia. Una delle scatole ha registrato ogni comunicazione.

Intanto sulla nave ormeggiato nel porto di Brindisi continua le ispezioni dei vigili del fuoco. A Brindisi oggi anche il comandante generale del corpo delle capitanerie di porto, l’ammiraglio Felicio Angrisano: «Sono stato a Brindisi otto anni – afferma  Angrisano  – e vi dico che questo è stato il soccorso più difficile che abbiamo affrontato nella nostra storia. I numeri danno contezza dell’impegno e della professionalità». «L’indagine della magistratura – ha aggiunto – quella amministrativa che ha disposto il ministro Lupi, quella dell’organismo investigativo del ministero dei Trasporti affidata a personale anche delle capitanerie di porto, daranno poi un giorno contezza di quello che è accaduto».

BrindisiOggi

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