BRINDISI – Dalla mensa agli infissi: le scuole di Brindisi non se la passano bene. Un’aula della scuola media Marco-Pacuvio al quartiere Santa Chiara di Brindisi è inagibile perché una finestra è rotta (vedi foto) ed è mantenuta da una sedia posta sui banchi. Infatti, gli studenti sono stati trasferiti in un’altra classe. “Non è una situazione nuova, purtroppo, anche il Comune ne è al corrente” riferisce la preside dell’istituto, Elvira D’Alò.
Finestre diroccate, infissi vecchi di oltre trent’anni, termosifoni che cadono a pezzi, spifferi che entrano non facendo riscaldare bene le aule. Questa è la situazione, precaria, della scuola media brindisina ‘Marco-Pacuvio’. L’edilizia scolastica è un problema della maggior parte degli istituti scolastici. A segnalare l’ennesima anomalia è stato un genitore che si è recato a scuola e ha notato la finestra rotta e il vetro sostenuto dalla sedia.
Le finestre, in effetti, così come si può notare sono in plexiglas e ciò significa che sono vecchissime e mai sostituite negli anni.
“Gli infissi sono vecchi e rotti –ribadisce il dirigente scolastico D’Alò – entrano gli spifferi e quindi i ragazzi si lamentano che in classe fa freddo. Gli stessi, in alcuni casi, sono anche pericolosi perché fissati con i chiodi. Il Comune di Brindisi però è al corrente di tale situazione e ci ha promesso che dovrebbe rifare tutto con i nuovi finanziamenti. Non mi metto contro il Comune perché capisco la grave situazione di crisi che stanno vivendo le pubbliche amministrazioni, mi metto affianco e spero però che questi lavori arrivino il più presto possibile perché la situazione resta comunque drammatica”.
Situazione drammatica e precaria. Insomma, a pagarne le spese – crisi o non crisi – sono sempre gli studenti. Dopo il caos mensa a Brindisi, ogni giorno bisogna fare i conti anche con la situazione appena descritta. Proprio con l’inizio del nuovo anno scolastico, a settembre scorso, il Comune di Brindisi inviò una lettera dove diceva che lo stato degli immobili scolastici comunali era decente e che non necessitavano di lavori. Ad oggi, forse, così non è.
BrindisiOggi
Sarebbe utile informare la gentilissima preside Elvira D’Alò che il Comune non nega di essere al corrente dello stato in cui si trovano le scuole di Brindisi. Così come non lo nega la Provincia per quelle di sua competenza.
Ma cosa ci vuole fare? Non ci pensi più.
Ora, al Comune, c’hanno da fare altre spese, altri obiettivi da raggiungere. Devono fare grande Brindisi, mica possono perdersi appresso a qualche finestra rotta o serbatoi di gasolio vuoti. C’è lo “shuttle”. Un po’ pomposo come nome considerato che il vero shuttle porta nello spazio e per noi invece è una linea di corriere che condurranno all’aeroporto per 40milioni di euro (più o meno il costo di 600 mini-appartamenti)
Perchè è risaputo che senza la realizzazione di questo progetto, che sarà vanto e attrattiva per Brindisi, l’aeroporto potrebbe chiudere.
Sono soldi del CIPE? Non si possono dirottare altrove? Ma i politici sanno fare ben altri salti mortali quando devono spostare soldi su strade …vicinali.