INTERVENTO – Persistono tutte le perplessità, già espresse in una precedente nota, in merito alla necessità di raggiungere i benefici ambientali attesi dal progetto di bonifica della discarica abusiva di “Micorosa”, in virtù degli eccessivi ribassi d’asta effettuati dalle imprese partecipanti all’appalto o, almeno, solo per alcune di queste.
Fatto salvo che questo “lavoro pubblico” non tratta un’attività di realizzazione di semplici opere ma si basa su lavori che prevedono grande esperienza e professionalità specifiche nei diversi campi di applicazione (impermeabilizzazioni, diaframmi, emungimenti e trattamenti di acque contaminate, ecc.), le perplessità che a subirne siano i “presidi ambientali” previsti sono sempre maggiori.
Del resto, le perplessità che un lavoro pubblico sia mal realizzato sono datate e giusto per farne un esempio si riporta quanto, nel lontano 1683 l’architetto Sebastien Le Preste , Marchese di Vauban (Maresciallo di Francia) riportava al Ministro della guerra Francois Michel Le Tellier, Marchese di Louvois:
“Abbiamo opere che si trascinano da anni non mai terminate e che forse terminate non saranno mai. Questo succede, Eccellenza, per la confusione causata dai frequenti ribassi che si apportano alle opere Vostre….. omissis…. E dirò inoltre che tali ribassi ritardano considerevolmente i lavori, i quali ognora più scadenti diverranno. E dirò pure che le economie realizzate con tali ribassi e sconti cotanto accanimento ricercati, saranno immaginarie, giacchè similmente avviene per un impresario che perde quanto per un individuo che si annoia: s’attacca egli a tutto ciò che può ed attaccarsi a tutto ciò che si può, in materia di costruzioni, significa non pagare i mercanti che forniscono i materiali, compensare malamente i propri operai, imbrogliare quanta più gente si può, avere la mano d’opera più scadente, come quella a minor prezzo si dona, adoperare i materiali peggiori, trovare cavilli in ogni cosa e spettegolare ora di questo ora di quello”.
Quanto attuali e veritiere sono le parole dell’Architetto Marchese di Vauban che, a distanza di 332 anni rispecchiano la realtà attuale dei fatti, con l’aggiunta che oggi vi è la componente “politica ed amministrativa”, non considerata dal Marchese in quanto nobile d’animo e di lignaggio.
Ed allora, bene ha fatto la Commissione comunale a chiedere chiarimenti all’azienda che ha ritenuto di poter proporre la realizzazione del progetto con uno sconto del 74,31% sulle opere soggette a ribasso di importo pari ad € 27.821.461,59; questa azienda realizzerebbe tutte le opere con solo € 7.147.33,48 (il 25,69%) ed addirittura meno dell’importo previsto dal bando per il costo del personale, quotato e non soggetto a ribasso in € 9.772.910,32.
Se poi si analizzano le “voci” più importanti e che incidono sull’efficacia della bonifica e dei “presidi ambientali” si rileva che:
– Le opere di sagomatura ed impermeabilizzazione: hanno un’incidenza sul totale delle opere pari al 59,80% ed il capping (copertura) della discarica è pari al 80,19% per un importo di 17.806.934,36.; se a questi lavori applichiamo il ribasso del 74,31% l’opera di impermeabilizzazione dovrà essere realizzata con solo € 4.574.601,30;
– Le opere di confinamento fisico (diaframma plastico): l’importo dei lavori è pari a € 7.753.208,77 per un’incidenza sul totale del 20,42%; l’azienda con un ribasso del 74,31 % lo farebbe ad € 1.991.799,42….. incredibile!!!
E’ evidente che le preoccupazioni “ambientali” che ci pervadono sono sempre maggiori e, come riportato nella nota tecnica rimessa agli Enti preposti ed allo stesso Presidente della CE per l’ambiente, vanno valutate nella giusta misura e vanno fatte adeguate azioni a garanzia dell’efficacia dell’opera di bonifica.
Resta il fatto che sempre più concordiamo con il Marchese di Vauban e che a distanza di oltre tre secoli la situazione dei lavori pubblici è ulteriormente peggiorata.
prof. dott. Francesco Magno
(Legambiente)
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