
BRINDISI- A pochi gironi da Natale l’arcivescovo di Brindisi ed Ostuni, Domenico Caliandro, lancia il suo messaggio alla popolazione partendo dal difficile momento di crisi e dalla necessità di superarlo con la forza interiore.
Oggi persino la Chiesa fa fatica a venire incontro alle tante richieste di aiuto: “Quella che oggi chiamiamo un po’ tutti crisi è percepita non solo come un diffuso senso d’insicurezza, ma come un più profondo sconforto- dice monsignor Caliandro- Esso assume le forme concrete e drammatiche della mancanza di risorse per le famiglie; della carenza di opportunità lavorative, specialmente per i giovani, costretti a partire lontano da casa lasciando i loro cari; dei diffusi atti di violenza che istillano paura; della stessa impossibilità per le nostre comunità parrocchiali a rispondere a tutte le richieste di aiuto materiale; della difficoltà a trasmettere il patrimonio di valori e soprattutto la passione per il bene comune che nel passato era più condivisa; del senso di sfiducia verso le istituzioni, non solo politiche, ma anche religiose. Insomma avvertiamo più l’essere coinvolti in questa sorta di crisi strutturale che la dolce atmosfera natalizia”.
La speranza tuttavia resta ed è quella che ogni credente, spiega Caliandro, ripone nel Natale : “ Eppure anche quest’anno è Natale. Per i credenti questa festa non è il ricordo puro e semplice di un evento rilevante del passato e neppure soltanto una ricorrenza di carattere sociale o legata alla nostra identità culturale. Il Natale è piuttosto un atteggiamento di Dio, la rivelazione di un progetto sempre in divenire, sempre attuale. Quale? Dio assume il dramma dell’umanità nella carne di un bambino, di un figlio d’uomo che è lo stesso Figlio di Dio e rende suo questo dramma! Dio ha fatto ingresso nella storia dell’uomo, questo mostra il suo impegno in prima persona per salvarlo. Il bambino Gesù è il segno di un’umanità nuova che nasce insieme a lui. Il dramma non è annullato, non siamo esonerati dalla fatica del vivere quotidiano, ma la fatica è riscattata dal senso di fallimento e inutilità che porta con sé e diventa occasione per amare, motivo per lottare contro ogni ostacolo ci impedisca di condividere e partecipare al progetto di felicità che Dio ci offre”.
Così conclude il vescovo: “Prima ancora dei regali che ci scambiamo, il Natale stesso è un dono! È un’opportunità offerta da Dio per ridare una direzione alla nostra vita, per ritornare a costruire un mondo non più chiuso nelle sue categorie, seppur legittime, di benessere, ma aperto alla novità della grazia che libera dalla spirale del già visto, già fatto, già conosciuto e proietta in uno spazio illimitato di possibilità nella luce creativa e benefica dell’amore. Natale, dunque, più che un giorno sia uno stile: quello di Maria che ha detto “sì”, quello degli umili che per primi hanno visitato il Bambino, condividendo il poco che avevano e li accomunava, senza calcoli, ma con lo spirito dell’essere solidali e con l’intuito dettato dalla fede di percepire la novità, che cambia le nostre vite e, quindi, cambia anche la storia. Vi benedico tutti e vi auguro un Santo Natale,
+ Domenico Caliandro
Arcivescovo”
BrindisiOggi
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