L’on. Mariano chiede l’indagine epidemiologica, ma per l’Asl c’è già

BRINDISI- Indagine epidemiologica, il  Registro Tumori di Brindisi è oramai pienamente funzionante, nonostante la procedura di accreditamento presso l’ Associazione Italiana Registro Tumori sia ancora in fase di completamento. La comunicazione è stata data dalla stessa Asl di Brindisi ai No al Carbone che avevano chiesto informazioni sui dati sanitari.

A questo si aggiunge anche il riavvio per  l’analisi dell’andamento dei codici di esenzione ticket per alcune patologie nei comuni della provincia per il periodo 2006-2013. Per la città di Brindisi verrà realizzata l’analisi della distribuzione dei codici di esenzione ripartita per sesso, età e quartiere di residenza al 2012. Entrambe le analisi dovrebbero terminare entro il mese di gennaio 2015.

Sui dati di competenza Asl del Rapporto di Valutazione di Danno Sanitario della centrale a carbone di Cerano: ad ottobre 2014 è stato prodotto, ma non reso pubblico, un Rapporto preliminare di Valutazione del Danno Sanitario nell’area di Brindisi ai sensi della L.R. 21/2012 a cura di ARPA Puglia AreS ed ASL Brindisi. Il documento ad oggi è ancora oggetto di studio da parte dell’ARPA Puglia.

Su questo argomento i No al Carbone dicono che : “Pur rispettando i ruoli istituzionali che individuano l’Arpa come ente preposto alla valutazione del danno sanitario, riteniamo che dopo 30 anni di carbone il lavoro prodotto sul Rapporto preliminare debba in ogni caso essere reso pubblico e non rimanere riservato”.

Inoltre chiedono anche la pubblicazione di report ufficiali sullo stato di salute: l’ultima Relazione sullo Stato di Salute della popolazione della ASL è aggiornata al 2010, su questo punto viene comunicato che è in programma la ripresa del documento ma non ci sono al momento scadenze in merito.

Così sulla  realizzazione di un’indagine epidemiologica, richiesta da tempo e supportata da oltre 10.000 firme consegnate alle istituzioni nel 2012, sembra che finalmente qualcosa si stia muovendo.

La Asl dice che sono stati attivati due nuovi studi epidemiologici, l’Istituzione del Registro delle Malformazioni Congenite della Regione Puglia, con la costituzione di un Tavolo di Coordinamento avvenuto il 29 giugno scorso; uno studio di coorte, promosso dal Centro Salute e Ambiente Regionale, da realizzarsi nell’area di Carovigno, San Vito dei Normanni, Brindisi, Mesagne, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Cellino San Marco, avviato nel mese di ottobre 2014.

Tutto questo mentre i parlamentari Pd Elisa Mariano e Salvatore Capone scrivono  alla Ministro Lorenzin, al Sottosegretario Vito De Filippo,  al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, e all’Assessore al ramo Donato Pentassuglia chiedendo a che punto è la raccolta dati necessaria per l’indagine epidemiologica.

I due parlamentari fanno particolare riferimento alle popolazioni della provincia di Brindisi e Lecce, maggiormente sensibili perchè esposte all’inquinamento delle industrie e delle discariche.  “C’è il rischio- osserva proprio Salvatore Capone- anche in relazione alle ultime vicende di cronaca, che tra le popolazioni di alcune zone ritenute sensibili si ingeneri panico e allarme. Comprendere esattamente lo stato dell’arte è, a questo punto, non solo opportuno ma urgente. Sia per riorganizzare i dati in nostro possesso che per rafforzare i quadri conoscitivi e capire concretamente quali azioni intraprendere in senso preventivo”.

 “Già da tempo, anche con numerosi atti parlamentari”, scrivono infatti i due deputati Pd Mariano e Capone, “il Ministero e altre Istituzioni preposte sono state coinvolte relativamente all’emergenza ambientale nelle province di Brindisi e Lecce derivante dalla presenza di impianti industriali fortemente compromettenti i livelli di tutela e salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini, e dalla presenza di discariche non autorizzate di rifiuti tossici e illegali, se non di discariche autorizzate ma utilizzate per fini differenti da quelli previsti. Una situazione definita più e più volte ‘a rischio’, come confermato anche dai dati in vostro possesso”.

BrindisiOggi

 

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