BRINDISI – Nelle scuole della provincia l’Unione degli studenti di Brindisi sta promuovendo una foto-petizione per esprimere solidarietà agli studenti del ‘Salvemini’ di Bari, vittime – secondo gli studenti – di un gravissimo atto di repressione in seguito a un tentativo di occupazione: 8 giorni di sospensione e denuncia per il rappresentante d’istituto e altre due studentesse.
“Riteniamo – scrivono dall’Uds – questo un atto di repressione del dissenso gravissimo, una minaccia vergognosa nei confronti di chi si batte ogni giorno per un’altra idea di scuola. Un atto che va a ledere i diritti del cittadino e dello studente, espressi a chiare lettere dalla carta dei diritti dell’uomo dell’Unione Europea, dalla carta costituzionale e dallo statuto dei diritti delle studentesse e degli studenti. La reazione messa in atto dalla dirigente scolastica nei confronti del rappresentante non lascerà in silenzio le centinaia di studentesse e studenti che in questi giorni hanno deciso di mettersi in prima linea contro la privatizzazione della scuola pubblica e contro ogni forma di abuso di potere”.
Dopo la mobilitazione provinciale del 12 dicembre continuano a moltiplicarsi nelle scuole di tutta Italia le mobilitazioni contro le politiche di questo Governo e per rivendicare migliori condizioni e diritto allo studio. Alle già tantissime mobilitazioni svolte o in corso (oltre 20 tra Brindisi e Provincia) nel nostro territorio si sono aggiunte in questi giorni le proteste del Ipssar ‘Pertini’ di Brindisi, in autogestione da martedì, e dell’Iiss ‘Agostinelli’ di Ceglie Messapica, in occupazione sempre da martedì. “Siamo vicini e solidali ai nostri compagni del Salvemini ingiustamente lesi, e vogliamo dimostrare a gran voce che non ci faremo intimidire da questi comportamenti, non ci fermeremo. E ora, denunciateci tutti”
“Noi ragazzi dell’istituto ‘Cataldo Agostinelli’ con una maggioranza degli alunni guidati dai vari rappresentanti di istituto e di consulta, martedì 16 alle ore 8:10 ci siamo recati in sede centrale per avanzare l’occupazione dell’istituto. Dopo un confronto con la preside ci è stato concesso di riunirci in palestra fino alle ore 11 con la sorveglianza dell’Arma dei carabinieri. Finita l’ordinaria assemblea la scelta è stata unanime e abbiamo dunque deciso di rimanere all’interno della palestra. Comunicata la scelta alla preside, abbiamo dato immediatamente vita, nel corso della serata, a laboratori di pulizia, sia all’interno che nel cortile della scuola”.
In seguito la mattina, al termine dell’assemblea, gli studenti hanno preso la decisione di interrompere l’occupazione dopo che hanno raggiunto l’accordo di aprire un tavolo tecnico per parlare degli 800.000 euro che sono stati stanziati per la ristrutturazione del liceo classico e scientifico e per quanto riguarda la questione riscaldamenti.
BrindisiOggi
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