SAN PIETRO VERNOTICO- Il Comune di San Pietro Vernotico contro la Nubile, la società che gestisce l’impianto di Cdr e la discarica di Autigno. Un lungo intervento a firma del sindaco di San Pietro, l’avvocato Pasquale Rizzo dove si dice chiaramente che il suo Comune non ha alcuna intenzione di pagare in più per un servizio che la società non fornisce. In poche parole la Nubile non produce il quantitativo di Cdr concordato, ma conferisce tutto il rifiuto in discarica. Quindi non si giustificherebbe il pagamento della gestione di un impianto che non funziona. Rizzo annuncia la richiesto di intervento da parte della magistratura, che in realtà su questo impianto ha già aperto un’indagine.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota di Pasquale Rizzo.
“Abbiamo atteso pazientemente che il Presidente dell’OGA si rendesse parte attiva nella regia che gli compete in ordine alla vicenda che involge la gestione dell’impianto di selezione, biostabilizzazione e produzione CDR nonché della gestione della discarica di servizio/soccorso Autigno da parte della ditta Nubile. Attendevamo sin da luglio dei dati o le dovute iniziative volte ad evitare il pericolo che le Comunità fossero esposte a pagare somme non dovute, ma non avendo riscontrato l’auspicata iniziativa, è giunto il momento di dire la parola fine ad una situazione divenuta insostenibile. Si tratta di un dazio troppo elevato in termini tanto ambientali che di costo per le collettività. Dall’esame della fattura di ottobre 2014 emessa dalla Nubile per il servizio reso al Comune di San Pietro v.co, emerge in tutta chiarezza che il sistema è falsato gravemente e spiego le ragioni: negli anni scorsi la Regione ha costretto il Comune di Brindisi ad avviare l’impianto di produzione di CDR atteso che non era più ammissibile e consentito portare in discarica il rifiuto “tal quale”, cioè non trattato. Per essere più chiari faccio un esempio: in passato se il Comune di San Pietro V.co conferiva t. 309 di RSU, l’intero quantitativo veniva portato in discarica, e così per ogni Comune interessato. Ciò non è stato più consentito, per cui si è avviato l’impianto (con costi di fatto raddoppiati), con l’obiettivo di raggiungere i seguenti differenti risultati (secondo quanto proposto da Nubile, in sede di gara): su t.309 conferite, t.130 finivano in discarica, t.95 divenivano CDR o eco-balle, il resto veniva assorbito dal processo di lavorazione (eliminazione di prodotti differenziabili e perdita da lavorazione). Quindi solo il 40% circa del quantitativo conferito avrebbe dovuto finire in discarica con evidenti benefici di ordine ambientale. Ad un certo punto Nubile non è più riuscito a cedere il CDR (e tutto ciò è già stato contestato dal Comune di San Pietro V.co), ma guardando la fattura di ottobre 2014 emessa da Nubile per il nostro Ente, abbiamo verificato che il problema è differente: tutti i rifiuti conferiti finiscono in discarica, per cui di fatto l’impianto non svolge la sua funzione. Il Comune quindi paga costi più elevati di ecotassa (la parte di RSU che finisce in discarica viene tassata dalla Regione con la ecotassa), la discarica, continuando così, non avrà più capienza (con evidenti danni ambientali e di gestione del sistema dei rifiuti, tenendo conto del fatto che la Regione ha fatto stoccare ingenti quantitativi di rifiuti provenienti dal Nord barese), e soprattutto stiamo pagando una tariffa elevata per avere lo stesso servizio di prima (portiamo il rifiuto “tal quale” in discarica) con la differenza che in passato pagavamo €.40,00 circa a ton. dal 1.1.2014 ad oggi più di €.90,00 t. Tutto ciò dura da mesi e non è più sostenibile. Se poi si considera che probabilmente Brindisi non ha richiesto a Nubile le fideiussioni che dovrebbero essere a base di ogni affidamento di servizi e di impianti di tale portata, a garanzia di eventuali inadempimenti della ditta, (almeno con riferimento alla ordinanza emessa dal Sindaco di Brindisi che regola l’utilizzo di impianti e discarica) ci si rende conto della gravità del problema. Avrà mille ragioni il docente universitario incaricato dall’OGA per non aver ancora ultimato il suo lavoro, ma al di là di quanto decideranno di fare il Presidente dell’OGA e gli altri Sindaci innanzi a tale evidente situazione di violazione di legge non intendo attendere oltre e pagare fatture per servizi non ottenuti. Sto valutando se sussistono estremi per considerare la sussistenza di ipotesi di reato, ma nel frattempo unitamente al dirigente dell’ufficio competente, Ing. Federico Ciraci, si è contestata la fattura inviata dalla ditta relativa al mese di ottobre, in autotutela, addebitando alla Nubile un prezzo ridotto di €.32,28 t. (pari alla somma indicata nel piano finanziario come costo impianto recupero energetico; pur ritenendo che il costo debba ridursi ulteriormente in funzione del minor costo di gestione dell’impianto, si è ritenuto di attendere, per quantificare l’ulteriore riduzione, i risultati della perizia richiesta dall’OGA); il tutto riservando di richiedere arretrati ei danni per il maggior onere da ecotassa oltre che ambientali. Di tali danni qualcuno dovrà rispondere: non è necessario che un docente universitario ci dica che si sta portando tutto il quantitativo di RSU in discarica e che quindi stiamo pagando un prezzo per un servizio non prestato, tale evidenza dei fatti viene dichiarata da Nubile in fattura! Se poi nel rapporto con il Comune di Brindisi possono esserci problemi o obblighi reciproci disattesi, tutto ciò non può riguardare il rispetto di quanto contrattualmente dovuto per il servizio; del resto la Nubile ha evidenziato a chiare lettere nel contratto che il costo del servizio deriva da un quadro economico finanziario oggetto di gara da rispettare, per cui se oggi il dato economico cambia a causa del mancato utilizzo da parte di Nubile dell’impianto come inizialmente previsto, il Comune di San Pietro V.co non può continuare a pagare somme non dovute e la Nubile non può richiedere somme cui non ha diritto. Qualora la Nubile dovesse contestare tale evidente situazione, non si esiterà a richiedere l’intervento della Magistratura nelle opportune sedi ritenendo da un lato grave il silenzio ad oggi riscontrato dalla Nubile con il Comune di San Pietro V.co (rispetto alle problematiche di gestione dell’impianto) con il quale è in corso di esecuzione un contratto (differente rispetto al rapporto Nubile Comune di Brindisi) dall’altro assurda ed intollerabile la costante richiesta da parte di Nubile di somme non dovute, pur nella consapevolezza di essere inadempiente. Attendiamo di conoscere i dati del docente universitario ed un atteggiamento coerente e corretto da Nubile, ma se perdurerà la situazione di stallo che si protrae di fatto da luglio, non si esiterà a far intervenire la Magistratura.”
BrindisiOggi
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