Sequestrato parco eolico tra ulivi: cinque persone nei guai

SAN VITO DEI NORMANNI – Per la realizzazione di un parco eolico non avrebbero eseguito la lottizzazione del terreno in maniera regolare, infatti, i consulenti nominati dagli inquirenti avrebbero rilevato anomalie autorizzative, tra cui la mancata sottoposizione dell’impianto alla Via, oltre che alla difformità di diverso genere sulla ubicazione di sei aerogeneratori. Per questo gli uomini della Guardia di finanza ha sottoposto a sequestro il parco eolico in fase di realizzazione da parte di Enel Green Power. Il terreno è circondato da ulivi monumentali e si trova sulla via per Latiano a San Vito dei Normanni. Cinque le persone indagate: due dirigenti Enel, due tecnici e il responsabile dell’Ufficio tecnico di San Vito dei Normanni.

L’ipotesi di reato contestato a tutti e cinque gli indagati è lottizzazione abusiva. L’inchiesta è nata grazie a un esposto presentato in Procura a Brindisi dal comitato locale contro la realizzazione del parco eolico. Il gruppo ‘contestatore’ ha sempre sostenuto che la realizzazione di quel parco eolico sarebbe stato una vera e propria violenza per il territorio comunale, ma non solo in quanto nel fazzoletto verde vi sono decine e decine di ulivi monumentali, storici di questo zona.

Le indagini condotte dai militari della Guardia di Finanza, hanno consentito di individuare un terreno, di circa 25 ettari, sito in agro di San Vito dei Normanni sul quale sono stati avviati lavori per la realizzazione dell’impianto, costituito da 6 aerogeneratori (non ancora installati).

Gli ulteriori approfondimenti investigativi, svolti anche con l’ausilio di tecnici, hanno permesso di accertare responsabilità di carattere penale nei confronti di cinque responsabili, coinvolti a vario titolo, cui sono state notificate “informazioni di garanzia” per il mancato rispetto delle norme che tutelano il paesaggio (presenza in loco di ulivi secolari) e la sicurezza (distanza minima tra le pale eoliche e le abitazioni).

Secondo gli inquirenti, i tecnici che si sono occupati dell’iter autorizzativo avrebbero falsamente attestato l’assenza in zona di ulivi monumentali, tutelati da una specifica legge regionale, che invece si trovavano non a molta distanza dal parco. Inoltre, sarebbero state inoltre omesse la valutazione di natura geomorfologica e commesse violazioni relative alle tradizioni alimentari locali e alla biodiversità in aree sottoposte a vincolo paesaggistico.

Il provvedimento di sequestro del parco eolico è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari Maurizio Saso su disposizione del pm Milto Stefano De Nozza.

BrindisiOggi

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