BRINDISI – Tanti i lavoratori che questa mattina hanno manifestato davanti alla Prefettura di Brindisi aderendo così allo sciopero nazionale indetto da Cgil, Cisl e Uil contro il mancato rinnovo del contratto. Si sono, quindi, fermati i lavoratori statali della scuola, sanità, servizi pubblici locali, università e ricerca. Il contratto è bloccato da oltre cinque anni.
Lo sciopero che ha durerà per l’intera giornata di oggi 1 dicembre è stato ideato per lanciare un messaggio chiaro e forte al Governo centrale. “Quello che noi rivendichiamo – hanno detto i lavoratori stamani – è il rinnovo dei contratti di lavoro fermi da anni e rifiutando il blocco degli stessi di almeno un altro anno. Lo sciopero di oggi è privo di connotazioni politiche, giacchè proclamato su temi sindacali come sono i rinnovi contrattuali e la produttività della spesa pubblica, per cui il Governo non può far altro che aprire il confronto”.
Dal sindacato, inoltre, sostengono che non dare il giusto valore al lavoro pubblico, che per sua natura assicura diritti fondamentali di cittadinanza ed anzi alimentare in questi settori il lavoro precario anche a causa del blocco del turn-over, tentare di sottrarre alla contrattazione con il sindacato gli istituti delle retribuzioni e delle carriere del personale, negare opportunità di investimenti che possano colmare il divario tra l’Italia e altre nazioni concorrenti, negare stabilità di vita familiare e sociale del personale precario, significa provare il nostro sistema-Paese di vettori di sviluppo strategici e determinare, al di là di roboanti proclami politici, riverberi negativi su tutto il nostro sistema economico, produttivo, occupazionale e culturale.
Si prospetta quindi una fine dell’anno molto calda in tema di lavoro. A scendere in piazza sono stati anche i lavoratori del Comune di Mesagne. Hanno manifestato in sciopero davanti al Municipio.
“Uno Sciopero che ha ricevuto un grande consenso nonostante il tentativo di sabotaggio di sirene di ogni tipo. Ma hanno capito benissimo di chi sono le responsabilità dei disservizi. Questa Amministrazione comunale vuol dunque continuare nella sua inettitudine politica? avvelenare i pozzi? lasciare a chi viene dopo un grosso fardello? E’ questo che vuole? lo dica chiaramente allora! non si nasconda dietro un dito! Perché pagheranno come al solito i Cittadini. Oggi è avvenuto un fatto storico per la comunità mesagnese che sarà ricordato perché le lavoratrici ed i lavoratori del Comune hanno dimostrato di aver preso coscienza tanto da non rassegnarsi a perder diritti. Questi Lavoratori che vogliono adempiere ai loro doveri chiedono il rispetto dei propri diritti che non devono essere fatti passare per favori. Si badi bene questo si riflette automaticamente nel diritto dei concittadini ad avere risposte serie ai loro problemi, più e migliori servizi che non devono passare per favori. Tutto ciò vuol dire dignità” sottolineano dai sindacati.
Il sindacato assieme alle Lavoratrici ed ai Lavoratori sono sempre stati ragionevoli, ma tengono a far funzionare i servizi pubblici, pertanto in attesa di risposte positive, continueranno la loro lotta in tutti i modi possibili non ultimo portando l’Amministrazione comunale nelle sedi giudiziarie.
BrindisiOggi
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