Primarie: Emiliano pigliatutto, boom a Mesagne in pochi al voto a Brindisi

BRINDISI – È Michele Emiliano, ex sindaco di Bari e segretario regionale Pd, il candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra. Il risultato venuto fuori dalle urne ieri sera è netto e inequivocabile. Anche in provincia di Brindisi, dove Emiliano ha sfiorato il 66% delle preferenze sulle 12909 espresse dai cittadini recatisi ai seggi, i numeri parlano chiaro. Gli avversari, il senatore di Sel Dario Stefàno e Guglielmo Minervini, assessore alle politiche giovanili, alla trasparenza e alla legalità  della giunta presieduta da Nichi Vendola ed esponente del Pd, sono rimasti fermi al palo, con Stefàno che, nei 20 comuni della provincia, ha raccolto 3276 voti e Minervini non è andato oltre le 969 preferenze, contro le 8188 di Emiliano. A Brindisi città, uno dei dati percentualmente più modesti: solo 1328 i votanti. Anche nel capoluogo la parte del leone l’ha fatta l’ex sindaco: 764 voti contro i 505 del senatore vendoliano.

Una delle partite più importanti, dove il significato della competizione ha assunto delle sfaccettature diverse e politicamente molto rilevanti, si è giocata a Mesagne: in 2218 si sono recati al seggio e in 1363 hanno scelto Emiliano; Stefàno non si è spinto oltre le 625 preferenze. A Mesagne si è verificata una delle situazioni più delicate a causa di una singolare inversione del sostegno: una parte di Sel, con in testa Toni Matarrelli, deputato del partito di Vendola, ha da tempo e pubblicamente sostenuto Emiliano, alcuni esponenti del locale Partito Democratico si sono schierati più o meno apertamente a favore di Stefàno, forse per arginare una possibile Opa lanciata sul Pd dal deputato cresciuto politicamente insieme al presidente della Regione uscente. La situazione venutasi a determinare a Mesagne e, con contorni più sfumati, in provincia potrebbe avere delle ripercussioni essere il segnale di un imminente terremoto nelle segreterie di partito: pare difficile, anche alla luce della lite tra i due leader fatta scoppiare da Vendola a 48 ore dal voto, che le cose possano restare così come sono.

In altri paesi della provincia l’affermazione di Emiliano ha una chiara paternità: San Pietro Vernotico, ad esempio, dove l’ex sindaco ha raccolto 706 voti sui 781 totali, è un feudo di due esponenti democratici di peso: l’onorevole Elisa Mariano e Pino Romano, capogruppo Pd in Regione. A Francavilla, dove pure c’è stata la netta affermazione di Emiliano, il dato dei votanti non è stato particolarmente entusiasmante, con soli 778 cittadini recatisi alle urne. L’ex sindaco è stato battuto solo in poche realtà numericamente poco significative: San Michele Salentino e Torchiarolo, dove Stefàno è riuscito a piazzarsi davanti al vincitore.

Le dichiarazioni del day after, affidate dai protagonisti ai social network, sprizzano unità e fratellanza da tutti i pori dopo gli eccessi da campagna elettorale dei giorni scorsi. «I miei avversari sono i problemi della Puglia – scrive Emiliano sul suo profilo Facebook – bisogna risolvere la questione Ilva, che dopo cinquant’anni non ha ancora trovato una soluzione, e le tante questioni aperte nonostante i dieci anni di buon governo del centro sinistra. I nostri competitor di centro destra e del M5s sono persone con cui, dopo le elezioni, dovremo lavorare insieme per chiudere questioni da troppo tempo irrisolte».

Mentre il vincitore è già proiettato verso la sfida delle “secondarie” di primavera, gli ex avversari gli fanno i complimenti. «Ho sempre sostenuto che non eravamo avversari tra noi ma alleati che concorrevano per un primato indossando gli stessi colori sociali, quelli dell’alleanza – spiega con un post sul social network il senatore di Sel – Con questo spirito ho vissuto questi lunghi mesi di campagna elettorale, anche nei momenti più complicati, senza mai fare venire meno il rispetto personale e politico. Con questo spirito ho voluto per primo stringere la mano a Michele facendogli i complimenti e augurandogli buon lavoro».

Minervini, invece, ha ringraziato i suoi sostenitori e ha rivolto un augurio al vincitore. «Abbiamo condiviso una straordinaria esperienza di buona politica e di vita vera. I nostri sguardi sono stati puliti come il nostro consenso. La nostra passione è stata limpida come il nostro impegno. Il nostro entusiasmo è stato trasparente come le nostre idee. Abbiamo testimoniato che si può fare politica così. E questa cosa resta. Vi ringrazio perché la bellezza di questa pagina della nostra storia comune ora ci ha resi migliori. A prescindere dal risultato finale. Abbiamo sognato la Puglia non com’è ma come può diventare. I pugliesi hanno chiesto a Michele Emiliano di costruirla. Noi gli auguriamo di camminare sul sentiero del cambiamento».

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. A Brindisi solo 1328 votanti, se ci fosse stato Consales avrebbe ritrovato i suoi voti… dopo il western fantascienza

  2. Che belle le ultime frasi di Minervini. Che belle parole. Che sensazioni a effetto. Mentre le leggevo, sembrava di vedere una di quelle scene finali di un film di John Wayne: l’eroe, dopo la sparatoria finale, magari anche ferito, bacia la donna che è pazza di lui ( che gli grida: ti prego , non andare via…”), e poi, aggiustandosi il cappello alla texana, monta sul cavallo e si avvia nella solita sceneggiatura della Monument Valley verso nuove avventure.Il tutto con sottofondo di canzoncina stile country….E qualcuno dice che non li fanno più i bei fumettoni di una volta.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*