BRINDISI – Chiuse le indagini e chiesto anche il rinvio a giudizio per l’ex amministratore unico della società comunale Servizi Farmaceutici Brindisi, Maria Teresa Cavaliere. Secondo gli elementi raccolti dal pubblico ministero Raffaele Casto in tre anni l’amministratore avrebbe procurato un danno patrimoniale al Comune di Brindisi di oltre 217mila euro. Il pm per lei ha chiesto il rinvio a giudizio, l’udienza preliminare è stata fissata per il 15 aprile prossimo. L’inchiesta è partita dopo la denuncia presentata dal liquidatore della società Gianluca Quarta, nominato nel dicembre 2012. Il nuovo amministratore si era ritrovato con conti che non tornavano, assegni firmati per pagare i fornitori i quali dicevano di non aver mai ricevuto nulla, tanto da rivendicare il pagamento. La sua relazione finì in Procura. Le Farmacie comunali prima dell’amministrazione Quarta per anni hanno chiuso con bilanci in perdita, tanto da stabilire la liquidazione della società.
Cavaliere, amministratrice della società a totale capitale pubblico sino a dicembre 2012, espressione del Pdl, nominata durante la legislatura Mennitti, è imputata dei reati di peculato aggravato continuato, calunnia pluriaggravata e di falsa dichiarazione a pubblico ufficiale, avendo dichiarato di avere una laurea in Farmacia quando in realtà si era fermata alla maturità classica. Non solo, le viene contestata la calunnia perché in fase di interrogatorio e mediante una denuncia avrebbe incolpato di alcuni delitti il nuovo liquidatore.
Secondo la pubblica accusa si sarebbe appropriata di oltre 217mila euro cagionando un danno all’ente comunale. Nel dettaglio sulla base della ricostruzione fatta dal pubblico ministero fino a gennaio 2013, nonostante fosse stato già nominato a dicembre Quarta, avrebbe sottratto diversi assegni bancari: quattro da 8.300 euro ciascuno erano stati post datati per pagamenti ad una società farmaceutica che forniva merce alle due farmacie comunali. Risulterebbe sottratti i maestrini contabili in merito al bilancio 2012, oltre a 20mila euro formalmente per “acconti a fornitori” e quasi 7mila per giacenze di cassa, 52mila euro per una società che ha dichiarato di non ha mai ricevuto il denaro nel 2010, 69mila nel 2011, 45mila nel 2012. Soldi che erano stati calcolati e inscritti nei bilanci della società per pagare i fornitori ma che non risultato versati.
La questione riguarderebbe anche i suoi compensi , avrebbe dovuto rinunciare al 30 per cento per tutte le annualità in cui i bilanci erano in perdita, cioè tutti e tre. Inoltre non sarebbero stati prelevati dallo stesso compenso i soldi da versare per la contribuzione.
Il 15 aprile prossimo si svolgerà l’udienza preliminare presso il Tribunale di Brindisi in quella sede il gup valuterà gli elementi raccolti e deciderà se mandare a processo l’ex amministratrice.
BrindisiOggi
Gentile sig.ra Forte,
per quanto concerne quest’ultima affermazione, le chiedo gentilmente visto che è a conoscenza di fatti penalmente rilevanti di sporgere denuncia presso la competente autorità giudiziaria.
Le chiedo però di spiegarci la funzione del materiale sottratto in questione in quanto non siamo a conoscenza della presenza dello stesso all’interno delle confezioni da lei citate.
Buona giornata.
Gianluca Quarta.
Sono venuta a conoscenza che erano soliti sfilare le cartine x analisi glicelimi dalle confezioni
Gentile sig.ra Forte,
per quanto invece concerne questa affermazione, devo chiederle invece, nel caso in cui lei sia a conoscenza di fatti rilevanti per l’azienda e la magistratura di denunciare quanto lei ha riportato.
Le chiedo però gentilmente di spiegarci meglio anche in separata sede cosa intende per “cartine” in quanto all’interno delle confezioni non è presente il materiale da lei citato.
Buona giornata.
Gianluca Quarta
Nella farmacia di via Grazia Balsamo ci sono stata una sola volta x acquistare Dissenten e pagato piu’ di 8 euro, quando il costo reale era di 4€ e pochi centesimi.Non ci sono piu’ tornata.
Buongiorno, sono il Liquidatore dell’azienda e mi sento di dover dare dei chiarimenti. Il Dissenten non è mai stato venduto al prezzo da lei indicato ma il costo è ben inferiore.
Al prezzo di 4€ credo lei possa aver acquistato il farmaco generico oppure, essendo dei prodotti SOP (senza obbligo di prescrizione) è possibile che alcune aziende lo abbiano potuto acquistare e quindi rivendere ad un prezzo inferiore grazie anche ad alcune promozioni.
Comunque terremo in conto la segnalazione.
Grazie.