BRINDISI – Erano stati condannati a due anni e sei mesi di reclusione, a 6mila euro di multa e al pagamento delle spese processuali ma, a 16 anni dal fatto, ieri, la IV sezione della Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di colpevolezza emessa dal Tribunale di Bari, sezione distaccata di Putignano nei confronti di Giuseppe Contestabile e Pietro Corsano, entrambi da Brindisi, difesi dall’avvocato Luca Leoci. I due furono arrestati, insieme ad altre 5 persone, il 7 novembre del 1998 a Turi. Secondo l’accusa Contestabile, Corsano e gli altri protagonisti di questa vicenda detenevano ai fini di spaccio o traffico 40 chilogrammi di marijuana.
La vicenda giudiziaria sembrava conclusa il 25 luglio del 2002 con la sentenza del Tribunale di Bari che condannava i 7 imputati a pene variabili tra un anno e 4 mesi e due anni e 6 mesi. Per Corsano, Contestabile e il loro difensore, l’avvocato Leoci, però, le cose sono andate diversamente: convinto degli elementi in suo possesso, il legale dei due brindisini ha fatto ricorso in Cassazione, vincendo e facendo annullare la sentenza. Il procedimento penale, quindi, dovrà riprendere daccapo, a 16 anni dal fatto, come previsto dalla legge.
BrindisiOggi
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