L’urlo dei medici: “Oltre la VIA per gli impianti sia calcolata la VIS (l’impatto alla salute)”

BRINDISI- Intano se ne parla, alla fine qualcuno ascolterà la voce dei medici. D’altronde senza salute non c’è vita. I più esperti  epidemiologici italiani a confronto nella sala delle conferenze all’Ordine dei medici di Brindisi. L’importanza dell’epidemiologia spiegata qui dove ancora non esiste un’indagine epidemiologica, proprio qui nel sito di ‘interesse nazionale, riconosciuta area ad alto rischio di crisi ambientale. In questo territorio dove un’equipe di medici, coordinati dal primario di neonatologia dell’ospedale Perrino Giuseppe Latini, ha stilato una ricerca nella quale si evince un’alta percentuale di malformazioni cardiache di neonati venuti alla luce negli ultimi dieci anni.

I medici brindisini guidati dall’epidemiologo Francesco Calamo Specchia dell’università Cattolica Sacro Cuore di Roma a lavoro per il progetto Atlantide che vede la redazione di una relazione sullo stato di salute dei territori.  Si cerca di individuare dei nuovi indicatori che possano descrivere lo stato di salute di una comunità. Partire da questo per poi stabilire il resto.

Insomma i medici provano a segnare il percorso inverno attuato sino ad oggi dove si è sempre partiti dall’inquinante, per capire quale impatto poteva avere sulla salute, cosa poteva provocare. “ Vogliamo provare a fare il contrario- spiega il presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi, Emanuele Vinci-  partire dallo stato di salute,  da come stanno le persone quindi dai dati reali come patologie diffuse, mortalità, situazioni sanitarie per poi cercare la causa”.

 I medici sottolineano la necessità che per gli insediamenti dei nuovi impianti industriali oltre alla Valutazione di impatto ambientale sia necessaria anche la valutazione dell’impatto sulla salute. Un doppio calcolo quindi, la Via non basta più, è necessaria la Vis.  Una proposta indirizzata a livello legislativo. “Per questo- spiega il professore Calamo Specchia- stiamo cercando di trovare degli indicatori che possano tracciare la relazione dello stato di salute, indicatori che riguardano il territorio. Si tratta di un momento di politica sanitaria. L’obiettivo è quello che la relazione diventi un faro”.

Il convegno organizzato dall’Ordine dei medici della provincia di Brindisi dal titolo Ambiente e salute: criticità in epidemiologia e in legislazione proseguirà anche nella giornata di domani. A confronti diversi interventi, oltre a quello di Calamo Specchia anche di  Maurizio Portaluri (primario Radiologia Perrino Brindisi), Andrea Ranzi (Arpa Emilia Romagna), Cinzia Germinario  (Università di Bari), Prisco Priscitelli (Isbem).

Lucia Portolano

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