BRINDISI – Guglielmo Minervini presenta a Brindisi il suo programma in vista delle primarie del centrosinistra per la corsa alla Regione Puglia.
Durante l’incontro che si è tenuto nella sala giunta di palazzo di Città, che come quello con Michele Emiliano è stato organizzato dall’area civatiana, l’assessore regionale ha illustrato quelle che sono le principali caratteristiche del programma, non dimenticando di guardare anche alla situazione brindisina.
Sul piatto della bilancia, tra i vari temi trattati, soprattutto la situazione ambientale, con focus su due argomenti specifici per il territorio brindisino e della provincia, come quello del depuratore di Bufalaria e degli scarichi a Torre Guaceto e quello della centrale di Cerano.
Per quanto riguarda Torre Guaceto, l’assessore non vuole entrare nel merito tecnico ma ha una sua idea in merito: “La mia sensazione – commenta – è che ci sia una chiusura verso il ciclo integrato delle acque. In Puglia c’è una diffidenza nata da una cattiva gestione degli impianti negli ultimi anni”. Secondo Minervini, perciò, serve insistere maggiormente su un punto specifico: “La battaglia – aggiunge – va fatta perché il depuratore funzioni nella maniera migliore e portare benefici alla filiera”.
Per quanto riguarad la produzione energetica, Minervini entra nel merito delle tempistiche, seguendo quanto indicato nella programmaziona europea 2020: “Va detto– sottolinea– entro quali termini Brindisi è in grado di uscire dal carbone. Un punto qualificante, a cui va abbinato un tipo di sviluppo energetico diverso con la valorizzazione delle rinnovabili”.
Nel suo pomeriggio brindisino, Minervini ha fatto anche visita ad una start up del territorio, un’azienda di ingegneria e design che progetta e produce droni e pali telescopici (Aerial Click). Oltre all’ambiente, infatti, uno dei punti cardine del programma è quello rivolto al mondo dell’innovazione e delle piccole e medie imprese, seguendo quello che è il solco tracciato con Principi attivi.
Nel contesto generale, l’assessore afferma di voler ripartire da quanto di buono è stato fatto durante gli anni di governo Vendola, ma allo stesso tempo riconoscere gli errori commessi e cercare di far meglio. In particolare, Minervini guarda proprio al tessuto delle piccole e medie imprese come una chiave per far ripartire il territorio.
F.Tr.
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