BRINDISI – Sono 5 i rimorchi, 4 trailer frigo e un tir, andati distrutti questa mattina, per cause in corso di accertamento da parte degli inquirenti, nell’area parcheggio libero e gratuito di Costa Morena ovest. Una densa colonna di fumo scuro si è alzata nel cielo di Brindisi quando l’orologio segnava che erano passate da poco le 11. Tutti quelli che in pochi minuti hanno visto il cielo oscurarsi hanno capito immediatamente che c’era qualcosa di grosso che andava a fuoco. In città, seguendo la direzione dei segnali grigi con lo sguardo, ci è voluto poco a scoprire il punto d’origine del problema: tutto partiva dalla zona del porto. Per comprendere precisamente cosa stesse succedendo dalle parti dei terminal d’imbarco e sbarco delle navi che salpano e attraccano a Brindisi, però, bisognava raggiungere l’area doganale di Costa Morena ovest: nella zona dedicata al parcheggio libero, quella che si trova a ridosso della zona d’imbarco e sbarco per l’Albania di Punta delle Terrare, dove sostano i trailer e i container che attendono di essere caricati a bordo dei traghetti o che aspettano gli autisti con le motrici per prendere la strada per la loro destinazione, 4 trailer frigoriferi e un tir hanno preso fuoco, per cause in corso d’accertamento, dando vita alla densa colonna di fumo avvistata anche a chilometri di distanza. A quanto pare, sembra che il tir fosse in manovra quando l’autista si è accorto di alcune scintille che venivano fuori dal vano motore: neanche il tempo per sganciare il trailer che le scintille sono diventate fiamme, costringendo l’uomo ad abbandonare al suo destino il camion. Nel giro di qualche secondo, anche gli altri 4 trailer fermi lì vicino erano spacciati.
Fortunatamente, non si sono registrati feriti: se l’episodio fosse accaduto di sera o in presenza di personale del terminal le cose sarebbero potute andare in maniera diversa. Sul posto sono intervenuti, naturalmente, i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che hanno avuto ragione delle fiamme, alimentate da forte vento che spazzava l’area del parcheggio del terminal, in un paio d’ore, i carabinieri, la polizia e la guardia di finanza. L’area è stata interdetta al traffico per tutto il tempo dell’intervento dei pompieri: oltre al pericolo, sempre in agguato, del coinvolgimento degli altri mezzi parcheggiati vicino a quelli andati distrutti, si sono udite nell’aria varie esplosioni dovute allo scoppio degli pneumatici dei trailer e del tir avvolti dalle fiamme e dei sistemi idraulici che consentono la sosta ai rimorchi in attesa della motrice. Le operazione di spegnimento dell’incendio sarebbero potute essere, probabilmente, più veloci se il sito fosse stato dotato di impianti cui attingere l’acqua che, pare, non siano presenti: i vigili del fuoco, invece, hanno dovuto fare la spola con le autobotti, prolungando di svariati minuti, loro malgrado, la vita delle fiamme. Stando alle prime ricostruzioni, i mezzi distrutti trasportavano kiwi e castagne e il tir da cui l’incendio si sarebbe propagato sarebbe stato vuoto.
Il forte vento che ha contribuito ad alimentare le fiamme, tra le altre cose, non era costante: intensità, direzione e verso variavano di minuto in minuto, aggiungendo un’alea in più alla situazione. A poche centinaia di metri, infatti, erano presenti delle cisterne contenenti gpl che, se lambite dalle fiamme, avrebbero potuto provocare una catastrofe. Ora che l’incendio è stato domato e che il fumo ha lasciato il posto nel cielo alle nuvole, bisogna capire come sia potuto accadere un simile evento e individuare, qualora ve ne fossero, le responsabilità: chi sorveglia l’area libera e gratuita di parcheggio? Chi controlla il carico dei container in sosta per capire se le merci a bordo possano rappresentare un pericolo? C’è un sistema antincendio cui poter fare affidamento in casi simili? A queste e ad altre domande qualcuno, nei prossimi giorni, dovrà fornire delle risposte.
Foto di Gianni Di Campi
BrindisiOggi
Commenta per primo