BRINDISI – Il basket integrato, quello che coinvolge atleti normodotati e diversamente abili, accoglie a Brindisi uno dei personaggi che ha dato il via a questa pratica in Italia, Marco Calamai.
L’allenatore, infatti, è arrivato in città per una giornata di festa, invitato dall’associazione “Giochiamo Insieme” che ha seguito il suo esempio per il centro adriatico. Nei mesi scorsi l’associazione ha organizzato un camp di basket integrato, inserito nel programma di Brindisi Città europea dello Sport 2014.
Una manifestazione che si è articolata in due momenti: nel primo è stata una dimostrazione nella palestra del “Da Vinci” nella mattinata, con ragazzi brindisini ed una delegazione proveniente da Potenza. Con loro due giocatori del roster dell’Enel Basket Brindisi (assieme ai tanti del settore giovanile), capitan Massimo Bulleri e di Andrea Zerini. La società biancazzurra è tra i partner del progetto grazie all’apporto dei propri giovani.
Nel pomeriggio, presso la “Marzabotto”, si è svolto il convegno “Lo sport rende liberi”: erano presenti Calamai, il presidente dell’Enel Basket Brindisi Fernando Marino, il neurologo e neuropsichiatra (nonché curatore del progetto di Potenza) Renato Maffione, il presidente provincia della Federazione di pallacanestro Pino Olive ed il presidente del comitato paralimpico pugliese Giuseppe Pinto, con gli interventi del dirigente scolastico Girolamo D’Errico e dal presidente di Giochiamo insieme, Massimo Striano.
Calamai ha elogiato quanto il progetto brindisino è riuscito ad ottenere: “In un anno – ha detto – in questa città è stato fatto molto, con tante persone a seguire questi ragazzi in maniera strutturata, con l’apporto importante dell’Enel Basket”. Calamai ha anche elogiato l’ambiente e la passione per il basket del territorio. Riguardo al futuro, per l’allenatore è importante ripetere l’esperienza del camp e potenziare il rapporto, già buono, con Potenza.
F.Tr.
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