ORIA – Dopo le dimissioni irrevocabili presentate dal sindaco di Oria, Cosimo Pomarico, e le dimissioni di 11 consiglieri di maggioranza e opposizione, datate 17 ottobre, il prefetto di Brindisi, Nicola Prete, ha disposto la sospensione del consiglio comunale, in attesa del decreto di scioglimento che arriverà dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e ha nominato il commissario prefettizio che reggerà le sorti del Comune in attesa delle nuove elezioni che decideranno chi sarà il prossimo primo cittadino: si tratta del viceprefetto Pasqua Erminia Cicoria, già capo di gabinetto. Si è concluso, con questo ultimo atto formale, il turbolento mandato di Pomarico che da tempo non poteva fare affidamento su una solida maggioranza a suo sostegno.
Dopo le dimissioni di sindaco e consiglieri, un po’ tutti stanno raccontando le proprie verità sui fatti che hanno portato alla rottura: secondo l’ormai ex primo cittadino, da tempo opposizione e parte della maggioranza lavoravano alla caduta dell’amministrazione a causa dei risultati ottenuti e di alcuni veti e personalismi che animavano lo spirito di certi consiglieri; dall’altra parte, opposizione e “ribelli” rimandano al mittente le accuse di accordi sottobanco e rilanciano, parlando di “trattative ambigue” che, grazie alle loro dimissioni in blocco, sarebbero state interrotte. La verità su quanto accaduto, essendo relativa e parziale per definizione, sta dappertutto e da nessuna parte. Al commissario Cicoria il compito di traghettare il Comune di Oria verso le elezioni: il mare in cui navigare è in tempesta e servirà molto polso per stare al timone della nave e tenere la barra dritta sulla giusta rotta.
BrindisiOggi
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