BRINDISI – Mano nella mano, uno accanto all’altro. Centinaia e centinaia di persone oggi pomeriggio sono scese per le strade del centro di Brindisi per protestare contro lo scarico del depuratore nella Riserva marina di Torre Guaceto così come contro l’impianto di compostaggio che si vorrebbe realizzare sempre in territorio di Carovigno. “O ti chiude la Regione o ti chiudiamo noi” hanno detto a gran voce tutti i cittadini che hanno formato una catena umana in difesa di Torre Guaceto.
Una schiuma bianca e puzzolente proveniente dal depuratore che sfocia nel mare di Torre Guaceto. Scarichi di liquami nel canale Reale che poi vanno a finire nell’area a protezione integrale della Riserva marina di Torre Guaceto. Un’oasi di pace immersa nella natura che sta per essere contaminata per sempre. Questo è ciò che sta continuando a succedere in quel fazzoletto di terra unica e magica che si affaccia sulla costa Adriatica a pochi chilometri dal capoluogo brindisino. La denuncia degli scarichi nell’oasi protetta risalgono al settembre scorso.
Oggi sono scesi in piazza a Brindisi tantissimi cittadini per protestare contro gli scarichi nella Riserva. “Save Torre Guaceto”. Salviamo Torre Guaceto, hanno ribadito a gran voce. “Nessuno può permettersi di distruggere la Riserva di Torre Guaceto” continuavano a sottolineare gli attivisti.
“La nostra manifestazione è riuscita perfettamente – ha dichiarato a BrindisiOggi.it Bobo Aprile – La catena umana era lunga circa un chilometro, la gente è dalla nostra parte. Ora il nostro obiettivo è allargare la protesta. Lo scarico deve essere chiuso e non perché lo diciamo noi ma perché lo dice la Legge. Non è possibile che inoltre a quello che sta succedendo da settimane si vuol distruggere il nostro territorio con l’impianto di compostaggio a due passi dalla Riserva. Gli impianti di compostaggio si costruiscono nelle zone industriali. Se il depuratore non sarà chiuso dalla Regione, lo chiuderemo noi. Come abbiamo già salvato Torre Guaceto, negli anni passati dal nucleare, lo salveremo anche oggi”.
La Riserva Naturale di Torre Guaceto è un’oasi unica dove vi è sede una residenza teatrale, dove si coltiva biologicamente, dove esiste un centro visite. Un posto unico protetto dal verde, dal mare. Oggi, però, qualcuno cerca di contaminarlo. Il comitato che difende Torre Guaceto fa sapere che i prossimi appuntamenti per manifestare contro la ‘mano dell’uomo’ che cerca di distruggere un posto unico al mondo si svolgeranno il 24 ottobre a Carovigno e sabato e domenica, 25 e 26, direttamente nella Riserva dove sarà anche affisso un banner con la scritta: “O ti chiude la Regione o ti chiudiamo noi” (riferito al depuratore ndr).
BrindisiOggi
A Torre Guaceto occorre realizzare una struttura,anche semplice, in muratura,ad imperatura memoria,dedicata alla “idiozia umana”.
i nomi e cognomi di cotanti idioti saranno incisi nella pietra dai suoi visitatori.