FRANCAVILLA FONTANA – Castello Imperiali, a Francavilla Fontana, come ogni antica dimora, conserva un suo fascino avvolto dal mistero, nonostante il restauro effettuato negli anni scorsi e che lo ha riconsegnato alla popolazione, il 14 luglio 2012. Dicerie, voci e leggende avvolgono il castello e anche i più scettici avranno desiderato, qualche volta, di potersi addentrare tra le viscere della costruzione, per scoprirne gli anfratti più reconditi, svelarne i segreti e, magari, scoprirne i tesori nascosti. L’impresa è riuscita all’assessore alla cultura, Anna Maria Padula che, con l’aiuto di alcuni funzionari comunali, ha ritrovato nei depositi del castello, sulla cui ubicazione rimane volutamente il mistero, due leoni di pietra a guardia del monumento ai caduti, prima, e a decorazione proprio del castello, poi, due fasci littori in marmo, alcune antiche macchine da scrivere, degli arazzi ricamati e due mobili utilizzati per l’arredo della sala del camino.
L’assessore è chiaramente soddisfatta per il ritrovamento, soprattutto quello dei due leoni, impressi ancora nella memoria dei più anziani. «In molti, soprattutto gli anziani – spiega l’assessore – chiedevano lumi sul destino di queste statue in pietra, in passato decorazione del monumento e, in tempi più recenti, di castello Imperiali. Purtroppo, uno dei due felini è danneggiato nella parte superiore, cui manca un pezzo di testa ma crediamo di poter recuperare anche quella». La sparizione dei due leoni, nel tempo, ha alimentato molte speculazioni sulla loro possibile fine: c’è chi giurava che abbellissero le ville di alcuni notabili ma, ora, i fatti smontano pezzo pezzo le teorie del complotto in salsa francavillese. La segretezza sul luogo del ritrovamento deve essere mantenuta perché per lo spostamento dei manufatti ritrovati richiederà tempo e denaro. E si vorrebbe evitare che, una volta riportati alla luce, sparissero, le opere sparissero per davvero.
BrindisiOggi
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