Minacce alla preside, ci sono le impronte , il cerchio si stringe

BRINDISI-  Sono tanti gli elementi nelle mani degli investigatori che porterebbero dritto al responsabile delle minacce  alla preside del Liceo E. Palumbo di Brindisi, Maria Oliva. Prova regina potrebbero essere le impronte digitali rilevate sul biglietto, in particolare sul secondo lasciato ieri mattina sotto la ruota dell’autovettura della dirigente. La scientifica ha potuto rilevare le tracce che senza ombra di dubbio apparterrebbero al responsabile degli atti intimidatori.

Le carte sono al vaglio della Procura. Tutti gli elementi raccolti dagli investigatori saranno esaminati nelle prossime ore dal magistrato di turno Marco D’Agostino. Gli uomini della Digos stanno lavorando in modo da identificare quanto prima il responsabile degli atti intimidatori ai danni di Maria Oliva, dirigente dell’istituto superiore brindisino. Già la prossima settimana ci potrebbero essere delle importanti novità.

Nella giornata di ieri sono state ascoltate diverse persone che “frequentano” il liceo socio psico pedagogico. La svolta nelle indagini potrebbe arrivare a breve. Gli investigatori hanno più di qualche elemento che li porterebbe a sospettare di una persona in particolare.

Le minacce nei confronti della dirigente si erano fatte decisamente più pesanti nell’ultimo biglietto. Ieri mattina il foglio era stato rinvenuto intorno alle 10.00 sotto la ruota della sua autovettura, una Opel Mokka bianca, parcheggiata proprio dinnanzi alla scuola. Il responsabile non solo aveva alzato il tiro scrivendo che la prossima volta sarebbe toccata alla casa ed alla vita della preside ma aveva anche lasciato una serie di graffi sullo sportello della vettura.

Un gesto preoccupante se si considera che è stato il secondo in poco tempo. Neppure 48 ore prima era stata versata della benzina sotto una delle porte d’ingresso dell’istituto accompagnata da un altro biglietto in cui si redarguiva la dirigente dal rimproverare gli studenti per le aule lasciate in disordine ed i corridoi imbrattati.

Intimidazioni di fronte alle quali la dirigente, Maria Oliva, non ha inteso fare neppure un passo indietro. Oliva ha denunciato subito quanto accaduto e si è affidata all’esperienza degli investigatori che ora attendono i provvedimenti della Procura.

Lu.Pez.

 

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