BRINDISI- Sono sbarcati, intorno alle 16.30 di questo pomeriggio, i 131 migranti arrivati nel porto di Brindisi a bordo della nave Carat. Tra di loro un uomo disabile in carrozzella, 9 donne tra cui 5 in stato di gravidanza e 13 bambini tutti accompagnati dai genitori.
I migranti sono stati soccorsi dalla nave mercantile, diretta ad Ancona, nelle acque libanesi. Si tratta di persone tutte di nazionalità libanese e siriana.
Come da prassi, non appena la nave ha attraccato nel porto, a ridosso della banchina di ‘Punto Franco’ vicino ai capannoni ex Montecatini, i medici della Asl sono saliti a bordo ed hanno eseguito un primo screening dei passeggeri.
Nessun caso ha destato particolare preoccupazione tranne che per una donna che aveva una brutta emorragia all’utero.
La donna è stata portata in ospedale per un controllo e qui i medici avrebbero refertato” ripetuta violenza sessuale”. Secondo le poche informazioni fornite dalla stessa vittima, la violenza si sarebbe consumata a bordo del barcone da cui poi gli immigrati sono stati salvati. Difficile capire chi sia il responsabile, è certo che se di violenza si è trattata non sarebbe successa una sola volta ma si sarebbe ripetuta diverse volte.
In ospedale è stata accompagnata anche una bimba di pochi anni che presenterebbe uno stato febbrile. I medici la stanno sottoponendo a controlli.
Nel frattempo il resto dei migranti dopo le operazioni di identificazione sono stati accompagnati nelle diverse strutture d’accoglienza di Bari, Taranto e Foggia .
BrindisiOggi
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