CEGLIE MESSAPICA- Non rilascia dichiarazioni ai giornalisti Angelino Alfano, ma l’inizio del suo discorso sul palco di Ceglie Messapica in chiusura della prima festa nazionale di Ncd è chiaramente una risposta alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi che poco prima in un intervento telefonico aveva detto che bisogna ricostruire un nuovo centrodestra superando la scissione con i traditori di Alfano. Inoltre Berlusconi aveva aggiunto: “ “il governo è tenuto in piedi da 32 senatori che erano stati eletti dai nostri elettori, che avevano dato a loro come a noi il mandato di tenere a bada e contrastare la sinistra”.
Il laeder di Ncd parla di atto di coraggio e responsabilità nei confronti dell’Italia, quello compiuto meno di un anno fa. «Se l’anno scorso noi avessimo dato retta a chi voleva affondare il Governo- dice- e far cadere la legislatura oggi l’Italia sarebbe nelle mani di Beppe Grillo. Siamo nati da meno di un anno e in meno di un anno abbiamo salvato un governo, salvato la legislatura, fondato un partito e passato lo sbarramento al parlamento europeo. Noi siamo partiti senza finanziamento pubblico, senza televisioni alle spalle, o con grossi gruppi imprenditoriali”.
Il Nuovo centrodestra chiude la sua festa a Ceglie Messapica, nella provincia del coordinatore regionale per il Salento Massimo Ferrarese che ha portato da queste parti la nuova creatura politica. Ceglie è governata da Ncd, il sindaco Luigi Caroli dopo la sua elezione in quota Forza Italia, e qualche mese da indipendente, si è poi tesserato al partito di Alfano trovando una nuova maggioranza al sostegno del suo governo. Alle scorse elezioni europee Ceglie è stato il comune in cui Ncd ha conquistato la più alta percentuale.
Dopo la nota politica il leader del Nuovo centrodestra passa ai contenuti della nuova legge di stabilità che sarà in discussione la prossima settimana. “Noi chiederemo maggiori risorse per le famiglie, meno tasse e meno regole per le imprese. Perché se crolla la famiglia, crolla l’Italia”.
A proposito delle famiglie si sofferma sulla questione dell’inscrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso nel registri comunali, vicenda che lo ha visto al centro di numerose polemiche. “Sono stato insultato e aggredito solo perché abbiamo cercato di far rispettare la legge- dice-In Italia i matrimoni tra persone dello stesso sesso non sono riconosciuti e quindi non è prevista l’inscrizione. Ho lasciato che una circolare ai prefetti chiarisse tutto dicendo che non bisogna annotare nei registri dello Stato civile italiano i matrimoni delle persone dello stesso sesso contratti all’estero. E che qualora venissero registrati, occorre annullare la registrazione perchè la legge italiana non lo prevede, non si può permettere che chi si sposa all’estero poi se lo faccia trascrivere in Italia, semplicemente facendo rispettare la legge»Nello stesso tempo ha precisato che il suo partito non è oscurantista, riprendono un concetto espresso da Massimo Ferrarese che lo aveva preceduto nell’intervento, e che se è necessario intervenire sul codice civile per il riconoscimento dei diritti patrimoniali delle coppie di fatto è pronto al confronto. “Sull’unione civile si può lavorare- aggiunge Alfano- ma il matrimonio non si tocca. Sarò anche vintage ma per me un bambino deve avere una mamma e un papà”.
Non manca un passaggio sul tema dell’immigrazione, motiva l’operazione Mare Nostrum: “Abbiamo salvato 90 mila persone, e finalmente siamo riusciti ad ottenere un grande risultato a Bruxelles, dall’1 novembre partirà Frontex l’operazione che vede in campo mezzi e forze europei. L’Europa scende in mare”.
In merito alla legge elettorale annuncia una battaglia per inserire le “preferenze” affinchè sia dato valore alle rappresentanze territoriali.
Alla fine conclude così come aveva iniziato, in qualche modo rivolgendosi anche a Forza Italia. “Noi dobbiamo cambiare il centrodestra italiano, che deve diventare liberale, popolare. Questa la nostra sfida, così come Renzi sta cambiando il centrosinistra”.
A Berlusconi risponde invece ufficialmente il coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello. “In Forza Italia dovrebbero mettersi d’accordo- forse vorrebbero stare al nostro posto- dice Quagliariello- Solo ieri mi hanno chiamato per discutere. Martedì ci sarà un nuovo incontro”
Intanto a Ceglie è festa sotto un sole cocente, con la gente che non ce la fa più ad ascoltare. Prima di Alfano intervengono sul palco Quagliariello, il coordinatore provinciale Ciro Argese, il sindaco di Ceglie Luigi Caroli, e il coordinatore regionale per il Salento Massimo Ferrarese.
Il leader regionale chiede ai vertici degli impegni per il sud. “Troppo poco è stato fatto sino ad oggi per questo territorio- afferma Massimo Ferrarese- chiediamo che l’alta velocità sia portata sino a Santa Maria di Leuca. E che ci sia una diminuzione della tassazione. Mi rivolgono anche al governo regionale, chiediamo che vengano mantenuti gli impegni, una volta date le autorizzazioni queste devono restare, non si può abbattere le cose costruite o mandare via gli imprenditori, noi non siamo perecottari”. Ferrarese fa anche l’esempio del rigassificatore a Brindisi.
Se qualcuno si aspettava qualche dichiarazione sulle future alleanze per le prossime regionali dovrà ancora attendere. Ncd resta nel limbo, con Forza Italia per ora i rapporti sono un pò tesi, e con il Pd qualcuno gioca sottobanco. Intanto i tempi si accorciano e la confusione tra gli elettori resta. Mentre da queste parti Ncd stringe accordi con i democratici, almeno in alcune occasioni.
Lucia Portolano
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