Dopo il black out, in tilt anche le linee telefoniche: troppi disagi per la zona Pip, protestano le azien

FRANCAVILLA FONTANA – Dopo la linea elettrica, quella del telefono. Non c’è pace per la zona industriale di Francavilla Fontana. Dopo il black out che ha tenuto in scacco le ditte, per due lunghi giorni, non si sono potuti utilizzare gli apparecchi telefonici aziendali a causa di un guasto al sistema di telecomunicazioni della Telecom. «Dopo il disservizio Enel di alcune settimane fa – scrive in un comunicato Francesco Pepe Milizia, presidente del consorzio Imprese Riunite di Francavilla Fontana – ancora una volta la nostra Zona Pip subisce l’ennesimo disagio a danno dell’economia delle imprese. È da più di due giorni (il documento è del 10/10, ndr) che le linee telefoniche delle aziende presenti in Zona Pip non funzionano. Nonostante le continue rassicurazioni da parte dei tecnici della Telecom, che rinviano da mattina a sera e da sera a mattina la risoluzione del problema, a oggi, dopo più di 48 ore, più di 100 aziende non possono né ricevere né effettuare telefonate o fax con grave danno di immagine per tutti».

Il servizio, come fa sapere Emanuele Sternativo, imprenditore francavillese e presidente provinciale Cna, è stato ripristinato la sera di venerdì ma le cose alla zona industriale non vanno per niente bene. «Di problemi, qui, ce ne sono a bizzeffe – spiega Sternativo – siamo stati due giorni senza linea telefonica e si può immaginare quanti disagi abbiamo dovuto superar. Meno male che potevamo usare internet». Pepe Milizia entra nel merito delle criticità di una delle più importanti aree a insediamento produttivo della provincia. «Il cuore pulsante dell’economia del nostro territorio deve essere tutelato da tutti ed è per questo che il consorzio Imprese Riunite di Francavilla Fontana continua a lavorare affinché le infrastrutture della Zona Pip siano implementate e rafforzate. Non si chiede altro che le nostre aziende siano messe in condizione di operare alla pari con le aziende concorrenti presenti in altre zone locali e non solo. L’interesse è generale, permettere agli imprenditori di affrontare nelle migliori condizioni possibili le difficoltà dell’essere oggi azienda. Interesse del consorzio, oltre quello di evidenziare le problematiche e chiederne la risoluzione, è che la nostra zona Pip divenga sempre più attrattiva e che nuove aziende vengano a investire».

BrindisiOggi

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