CEGLIE MESSAPICA- La Puglia scelta per celebrare la prima festa nazionale del Nuovo centrodestra, tre giorni per affrontare e discutere dei grandi temi che riguardano lo sviluppo del Paese: dai fondi strutturali alla riforma del lavoro, dalla giustizia alla dieta mediterranea, passando per le questioni politiche interne al partito e ai prossimi appuntamenti elettorali delle regionali. Nuovo banco di prova, per un partito che non ha ancora compiuto un anno. La manifestazione dal titolo “1000 giorni dal sud” partirà questa sera a Conversano, nella giornata di domani si svolgeranno diversi dibattiti, tutto si concluderà domenica mattina in piazza Plebiscito a Ceglie Messapica dove sono previsti gli interventi del coordinatore regionale per il Salento Massimo Ferrarese, del coordinatore nazionale del partito Gaetano Quagliariello e le conclusioni del ministro dell’Interno, leader del partito Angelino Alfano. Apriranno i lavori il sindaco di Ceglie Messapica Luigi Caroli, e il coordinatore provinciale Luigi Argese. In questo Comune Ncd è riuscito a portare con se sindaco e consiglieri di maggioranza, un governo già esistente eletto in altre liste poi passato tutto con il Nuovo centrodestra. Tanto da parlare di monocolore.
Un paese quindi non scelto a caso dai leader del partito, nella terra di Massimo Ferrarese, l’ex presidente della Provincia di Brindisi e imprenditore, che ha portato e fatto crescere da queste parti il partito dell’ex braccio destro di Berlusconi. Ferrarese è stato candidato alle ultime Europee prendendo in Puglia 33 mila voti, non sufficienti però per raggiungere Bruxelles. Ma un risultato importante per un partito che era ancora alle prime armi.
Il prossimo esame sarà quello delle regionali. In Puglia Ncd non sembra avere ancora le idee molto chiare, il partito è diviso tra chi vuole andare con Forza Italia e chi invece farebbe un accordo con il Pd alle prese con le primarie per il candidato presidente. Nel limbo il Nuovo centrodestra non può però stare per molto. Gli elettori hanno bisogno di lealtà, e gli ipotetici alleati di sapere. Nel frattempo nel partito si lavora per realizzare la costituente popolare insieme ai centristi di Casini. Cambiare il nome per il partito di Alfano potrebbe aiutarlo in qualche alleanza. D’Altronde Michele Emiliano (Pd) lo ha ribadito anche a Brindisi: “Con Ncd non ci sarà mai alcun accordo, ma con i suoi componenti non è escluso”.
BrindisiOggi
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