Il commissario Castelli si congeda: “Lascio alla politica un ente senza soldi e con tante difficoltà”

BRINDISI- Due anni di lavoro intensi, barcamenandosi tra le difficoltà di un territorio e le esigue risorse economiche, nonostante questo Cesare Castelli, commissario prefettizio della Provincia di Brindisi, lascia il suo incarico nella consapevolezza di aver fatto del suo meglio. Termina mercoledì il mandato di Castelli che lascerà la poltrona al nuovo presidente della Provincia, oramai ente di secondo grado. Domenica alle urne i consiglieri comunali e sindaci sceglieranno tra le due coalizioni,  Pd-Ncd a sostegno di Maurizio  Bruno, ed il  centrodestra  a sostegno di Gianfranco Coppola.

“Difficile racchiudere in poche parole l’esperienza di questi di due anni. Sono stati due anni intensi e molto sentiti- ha detto Castelli questa mattina congedandosi anche dalla stampa- Abbiamo lavorato parecchio, di più non si poteva fare. Abbiamo fatto i conti con la spending review, ci hanno tolto 14milioni di euro”.

“ Sin dall’inizio del mio incarico- ha proseguito Castelli- ho puntato sul coordinamento, sulla capacità di lavorare sinergicamente. Abbiamo messo intorno ad un tavolo tutte le singole competenze per trovare le giuste soluzioni”.

Una costante del lavoro di Castelli, infatti, sono stati i tavoli di concertazione, spesso la chiave risolutoria dei problemi.

Lo è stato nel caso del protocollo d’intesa con le associazioni di volontariato per la promozione culturale, lo è stato nel caso del comitato provinciale dell’economia e del lavoro, anche se nel caso specifico Castelli rimpiange la mancanza di “quel guizzo in avanti”. Non tutti sono stati disponibili ed hanno aderito.

Soddisfatto invece Castelli dell’impegno profuso nel rispettare il patto di stabilità. Nel 2012  ( Castelli è subentrato gli ultimi due mesi) il fatto è stato sforato di poco, è andata meglio nel 2013, rispettato in pieno, altrettanto lo sarà per l’anno corrente.

Per quanto riguarda la situazione debitoria della Provincia, il Piano di rientro ha consentito di appianare i debiti. E poi ogni intervento economico è stato gestito con oculatezza, talvolta senza impiegare denaro, come nel caso dell’università, ma attraverso uno scambio di servizi. Una strategia che è risultata vincente. Le convenzioni hanno consentito di mantenere attivo il polo universitario e la Cittadella della Ricerca.

Il report di Castelli tocca tutte le attività svolte, tanto è stato fatto anche per le società partecipate, in questo caso resta il rammarico per essere usciti da Apulia Film Commission.

E poi il delicato tema dell’ambiente, Castelli ha sottolineato : “Brindisi vanta zone ad alto rischio ambientale. Una per tutte Micorosa, una bomba ad orologeria. Nella mia lettera al ministero all’Ambiente ho chiuso dicendo …Volete che scoppi un’altra Ilva”.

Sicuramente poteva esser fatto di più, si rimprovera Castelli come di più poteva esser fatto nella formazione e nella risoluzione dei problemi occupazionali. “Qui- ha sottolineato Castelli- i sindaci sono stati del tutto assenti”.

Congedandosi Cesare Castelli ha detto : “ Spero di aver fatto il mio dovere e di averlo fatto al servizio del cittadino come cittadino a mia volta. Ho cercato di dare soluzioni più rapide ed efficienti. Lascio alla politica il compito di potare avanti il mio lavoro”.

“Certo dovranno essere bravi- ha concluso sorridendo-  senza soldi e con tante difficoltà”.

Lu.Pez.

 

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