Inaugurato il Chiostro di San Paolo: per la destinazione d’uso, si aspetta il nuovo presidente della Provincia

BRINDISI – Oggi un pezzo di storia cittadina ha riaperto i battenti: questa mattina è stato inaugurato il Chiostro della Chiesa di San Paolo Eremita, che è stato in parte restaurato e restituito alla fruizione pubblica.

Alla cerimonia hanno partecipato il commissario straordinario della Provincia di Brindisi, Cesare Castelli, il subcommissario Maurizio Marinazzo ed autorità civili, militari e religiose ed i professionisti interni ed esterni all’ente che, a partire dal 2005, hanno seguito l’iter per il restauro, che si è avuto in due fasi: nella prima si è proceduto alla rimozione di strutture e di sovrastrutture, accumulate nel tempo, che falsavano l’organizzazione spaziale del chiostro, quindi nella seconda si è proceduto con il consolidamento parziale e la reintegrazione di lacune di muratura nelle pareti e nei pilastri, la ricostruzione parziale della muratura delle volte e il restauro conservativo, previa pulitura, di tutti i manufatti o elementi decorativi in pietra, stucco, calcestruzzo armato, legno e ferro.

Chiostro San Paolo 4Ora, per capire quale sarà la destinazione d’uso, sarà tutto rimandato al nuovo presidente della Provincia (le elezioni saranno il 12 ottobre). L’auspicio che arriva da più parti è quello di farlo diventare un contenitore culturale, magari accanto ad uffici di rappresentanza della Provincia stessa.
Accanto a questo, resta la soddisfazione per aver restituito alla città il chiostro: “Un’opera – ha spiegato Castelli al taglio del nastro – non ancora completa, ma a volte bisogna avere il coraggio di riportare alla luce bellezze che altrimenti rimarrebbero sconosciute ai più”.

Anche Marinazzo ha voluto spiegare l’importanza di quest’opera: “Si tratta- ha detto – di un luogo significativo, che ha saputo rinascere grazie all’intervento di professionisti interni ed esterni”.

Nato assieme alla chiesa, che è stata finita di edificare nel 1322 grazie al sostegno di Roberto D’Angiò, il Chiostro ha avuto diverse destinazioni d’uso nel corso del tempo: ci sono stati, tra gli altri, uffici della Prefettura, scuole e la Questura sino al 1995. Nella stessa area sono stati rinvenuti anche resti di epoca romana e messapica, ed alcuni vogliono che in zona sia sorta anche una delle abitazioni  più imponenti della Brindisi medievale, la domus Margaritii, dell’ammiraglio normanno Margaritone.

F.Tr.

 

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