ERCHIE – È un viaggio lungo e pieno di emozioni, quello che un quadro dell’artista ercolano Pasquale Scarciglia compirà domani dal paese natale del suo autore fino ad Assisi. La meta ultima dell’opera, intitolata “L’incontro”, sarà l’Istituto Serafico della città del Poverello, un ente ecclesiale senza scopo di lucro che promuove e svolge attività di accoglienza, diagnosi, riabilitazione, assistenza socio-sanitaria, recupero e reinserimento sociale di ragazzi con disabilità plurime. Scarciglia ha da tempo manifestato l’intenzione di donare il quadro a quelli che, spesso, sono considerati gli scarti della società: col gruppo del quale l’artista fa parte, i Saverini di Erchie, ha già fatto visita ai piccoli ospiti del Serafico che gli sono stati d’ispirazione per la realizzazione dell’opera.
«Il quadro narra l’incontro tra Dio e San Francesco e tra Papa Francesco e Dio – spiega Scarciglia – A entrambi è stato chiesto di riparare la chiesa in rovina. Nel quadro, il tronco contorto di un millenario ulivo del Salento offre sostegno al corpo di Cristo. Un corpo sofferente e straziato dal dolore ma dal quale prendono vita rami rigogliosi e nuovi germogli di fede e speranza. Lo sguardo di Gesù è in asse coi volti di Papa Francesco e di San Francesco, in atteggiamento dialogico. Dal costato, il volo di una colomba, simbolo di purezza e di pace, e, ai piedi, una sorgente d’acqua, fonte di vita e rinnovamento spirituale. A piedi nudi, il pontefice e il santo “accarezzano” i sassi che rappresentano gli “Ultimi”, gli scarti della società». Nella descrizione dell’opera effettuata dall’artista è contenuto tutto il significato del viaggio che il quadro sta per affrontare: una via crucis di redenzione verso le pietre di scarto scelte da Gesù per diventare testata d’angolo della sua Chiesa.
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