Riqualificazione della spiaggia di Santa Apollinare, i Nac scrivono alla Barbanente

BRINDISI- Recuperare e riqualificare la spiaggia di Santa Apolinnare, pensare ad una ipotesi di rigenerazione urbana del porto, questo l’oggetto di una lettera indirizzata all’assessore regionale Angela Barbanente a firma dei No al Carbone.

“Santa Apollinare rappresenta un pezzo della storia e della cultura cittadina e che oggi rischia di essere definitivamente distrutto, per lasciare il posto a nuove banchine e nuovi moli di attracco, proprio a ridosso del canale Pigonati, secondo l’assurdo progetto predisposto dall’Autorità Portuale di Brindisi, con l’avallo della Regione Puglia, del Comune di Brindisi e dello stesso Ministero per i Beni Culturali (vista la presenza della zona archeologica di Punta le Terrare)”.

 I No al Carbone vogliono così proporre un progetto che si colloca in una nuova visione della città, in un processo partecipato tra la comunità cittadina e il territorio, dicono,  dove sia possibile per le nuove generazioni conoscere, tutelare e trasmettere il carattere identitario ed il patrimonio storico, artistico e paesaggistico di tutta l’area portuale.

Un progetto di rigenerazione urbana che si basa sul recupero e la valorizzazione della spiaggia e dell’intera area di Sant’Apollinare, da destinare ad attività culturali e turistico ricettive.

Nella lettera indirizzata non solo all’assessore Barbanente ma per conoscenza anche al sindaco di Brindisi, alla autorità portuale ed ai Beni Culturali e Paesaggistici della regione Puglia, è stato avanzato  un incontro per chiedere in primo luogo che la Regione intraprenda ogni possibile azione per fermare la distruzione di questo luogo, come la revoca dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla stessa Regione nel novembre 2012 (in deroga ai vincoli del vigente PUTT-P regionale).

BrindisiOggi

 

 

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