FRANCAVILLA FONTANA – A meno di 2 settimane dalle elezioni di secondo grado per il rinnovo del consiglio provinciale di Brindisi, i giochi per le alleanze sono definitivamente fatti. Mancava l’ufficialità ma, con la conferenza stampa di questa mattina, è arrivata anche quella: il matrimonio tra Pd, Ncd e socialisti è stato celebrato nella sala del camino di palazzo Imperiali, a Francavilla Fontana, città del candidato presidente Maurizio Bruno che, in caso di vittoria, aggiungerebbe questa carica a quella di sindaco di Francavilla Fontana e di segretario regionale del Partito Democratico. A sancire l’unione politica c’erano, oltre al padrone di casa, Ciro Argese, coordinatore provinciale di Ncd, Corrado Tarantino, membro della segreteria del Pd, e Domenico Tanzarella, ex sindaco di Ostuni e segretario dei socialisti.
«In questi anni – commenta Bruno – la provincia di Brindisi è sempre stata percepita come la Cenerentola della regione: noi abbiamo il compito e il dovere di invertire questa tendenza e per farlo dobbiamo parlare di marketing territoriale, ad esempio. Dobbiamo lavorare su quelle che sono le eccellenze del nostro territorio: quando si parla di turismo, bisogna far capire alla Regione Puglia che l’unico territorio interessato non è la provincia di Lecce ma c’è anche quella di Brindisi. Dobbiamo anche avere la capacità di creare sviluppo, coinvolgendo tutti gli attori sociali principali: mi riferisco ai sindacati e alle imprese, in primis, affinché si crei un nuovo asse per una discussione seria e concreta su quelle che possono essere le nuove possibilità di sviluppo del territorio». Il candidato presidente dell’ente di secondo grado non dimentica le difficoltà che chi avrà l’onore e l’onere di amministrare la Provincia si troverà ad affrontare e chiama tutti a raccolta, anche le forze politiche non saranno rappresentate nel futuro consiglio provinciale.
Bruno parla come se nulla fosse cambiato, in realtà l’ente è stato svuotato di funzioni e risorse e tra due anni potrebbe essere cancellato del tutto.
«Solo con l’aiuto e il supporto di tutti riusciremo a raggiungere gli importanti obiettivi che ci siamo prefissi: bisogna rispondere alle ristrettezze economiche che sicuramente incontreremo con nuove idee e, quindi, solo con l’apporto di tutti riusciremo a dare nuova linfa a un’azione di promozione territoriale a 360 gradi». Un passaggio ad hoc è stato dedicato da tutti gli esponenti seduti al tavolo di presidenza ai presunti guai finanziari patiti dal bilancio provinciale: a una voce è stato ribadito che non c’è nulla che non va nei conti della Provincia che, anzi, sotto l’amministrazione Ferrarese, l’ultima prima del commissariamento, ha vissuto un momento di forte salute. Tornando ad alleati e alleanze, Ciro Argese, coordinatore provinciale di Ncd, ha sottolineato come il sostegno a Bruno fosse l’unica strada possibile per il partito di Angelino Alfano in terra di Brindisi. «Il laboratorio politico non è storia di oggi – spiega Argese – Abbiamo già governato questo territorio col Pd ai tempi della presidenza di Ferrarese e Maurizio Bruno è stato un esponente di prim’ordine di quell’esperienza. Saprà sicuramente incarnare quella continuità con le politiche messe in campo dal presidente Ferrarese, come già ci siamo detti negli incontri dei giorni passati. Non possiamo certo nascondere che, a livello nazionale, ci sia un tavolo aperto con Forza Italia ma qui parliamo delle amministrazioni locali che sono un’altra cosa». Tra le province pugliesi Ncd infatti ha chiuso l’accordo con i democratici solo nella provincia di Brindisi.
Anche Domenico Tanzarella, leader socialista, si colloca sulla stessa lunghezza d’onda di Argese. «Bruno è il candidato che unisce perché rappresenta tutto il centrosinistra, perché ha l’esperienza necessaria governare e perché avrà il sostegno necessario a mettere questa esperienza in pratica».
L’ultimo, scontato, nullaosta alla candidatura di Bruno e all’alleanza con Ncd arriva da Corrado Tarantino, della segreteria Pd. «Non abbiamo fatto altro che proseguire il lavoro cominciato con Ferrarese e continuato in tante amministrazioni locali, per cui è stato semplice sedersi col Nuovo Centrodestra e trovare quella sintesi che ci permetterà di ottenere i risultati che ci siamo prefissi». Da un’alleanza ufficializzata a una rotta, almeno per il momento, il passo è breve. «Se la cosa fosse venuta fuori in maniera diversa, magari nei contesti e nelle sedi più idonee invece che su un social network, sono sicuro che le cose sarebbero andate in maniera diversa». Torna così, Bruno, sulla polemica che ha visto fronteggiarsi il Partito Democratico da una parte e Sel dall’altra. Il partito di Vendola, infatti, non ha schierato nessun proprio esponente nella lista che contribuirà a eleggere il presidente in polemica alla candidatura di Mimmo Consales, sindaco di Brindisi. «La mia idea originaria – spiega Bruno – era quella di non candidare nessun sindaco per via dell’esistenza della conferenza dei sindaci. Se la discussione, prima di diventare pubblica, fosse rimasta nei consessi più appropriati, probabilmente, non si sarebbe arrivati allo scontro e il problema non si sarebbe neanche posto».
Venerdì 3 ottobre, alle 17 presso palazzo Nervegna a Brindisi, intanto, Forza Italia e i partiti alleati presenteranno la lista per le provinciali alla presenza dei candidati, dei parlamentari, dei consiglieri regionali e dei dirigenti dei partiti della coalizione che sosterrà la candidatura di Ginafranco Coppola, sindaco di Ostuni.
Sarà gradita la presenza della stampa.
BrindisiOggi
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